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Manifestazioni no green pass: a Milano volano insulti contro Draghi, Bassetti e Burioni

Manifestazioni no green pass

Ancora un sabato di tensione sul fronte Green Pass. Diversi cortei sono scesi in piazza in diverse città italiane.

Ancora un sabato di tensione. Nelle principali città italiane moltissimi cortei sono scesi in piazza per protestare contro il Green Pass. Nonostante una buona partecipazione rilevata soprattutto a Milano e Roma, non sono mancati i flop come quello del presidio della sede Rai di Corso Sempione. Proprio a Milano sono volati insulti diretti al Presidente del Consiglio Mario Draghi a Bassetti e a Burioni. “Draghi criminale”, è solo uno dei tanti slogan scanditi dal corteo.

Manifestazioni no green pass, 1500 attivisti si sono radunati a Milano

Ed è proprio la manfestazione organizzata nella città di Milano che è salita al centro della cronaca. Sono stati infatti 1500 gli attivisti che, rivendicando la libertà si sono ritrovati in Piazza Fontana. Si sono dunque diretti in Piazza Duomo, poi hanno proseguito alla volta dell’Università Statale di Milano e del Palazzo di Giustizia. Non sono mancati gli insulti che sono stati rivolti agli esperti Roberto Burioni e Matteo Bassetti. Ad attirare l’attenzione sono state le offese rivolte al Premier Draghi che dagli attivisti è stato definito un criminale. “Giù le mani dai bambini” ; “Giustizia, giustizia” sono alcuni degli esempi.

Manifestazioni no green pass, flop davanti alla sede RAI

Altro fronte sul quale i no green pass hanno rivolto la loro protesta è stata quella nei confronti dei giornalisti. A dispetto di ciò, e contrariamente a quanto annunciato, davanti alla sede Rai milanese di corso Sempione, si è assistito ad un vero e proprio flop. Stando a quanto riporta Adnkronos, nel corso della giornata era giusto presente qualche operatore televisivo. In linea generale, sono state prese di mira diverse sedi Rai in tutta Italia.

Manifestazioni no green pass, proseguono le proteste contro medici e giornalisti

Altra città interessata dai cortei no vax è stata quella di Genova dove i partecipanti si sono diretti verso la sede della testata “il secolo XIX” e “Primocanale”. Intanto alcuni attivisti del gruppo “Libera Piazza Genova” – scrive GenovaToday – ha dichiarato dal palco: “La nostra è una piazza tollerante e pacifica, aperta al dialogo e che cerca un confronto sui contenuti. Siamo persone per bene, libere, che vogliono difendere i diritti inalienabili dell’uomo e la libera scelta. Non ci piacciono le etichette con le quali siamo stati identificati. Non siamo “no vax”, non siamo disadattati sociali e nemmeno talebani o terroristi”.