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Massacro di Jonestown, le foto prima del suicidio di massa

Massacro di Jonestown

Le foto prima del massacro di Jonestown, uno dei suicidi di massa più tragici della storia.

La storia del massacro di Jonestown, uno dei suicidi di massa più tragici della storia, non è iniziata e non è nemmeno finita il 18 novembre del 1978. Ma nella logica popolare, questa è la data che si ricorda quando si fa riferimento alla storia in cui oltre novecento cittadini americani hanno commesso una dimostrazione di suicidio “rivoluzionario” di massa, bevendo del cianuro. In assoluto si è trattato del più grande massacro della storia americana per almeno due decenni, fino al tragico 11 settembre.

Massacro di Jonestown

Quando si parla del massacro di Jonestown, dove oltre novecento americani hanno commesso un suicidio di massa bevendo del cianuro, spesso si fa riferimento alla data che risale al 18 novembre 1978. Ma in realtà, quella tragedia non è iniziata e nemmeno è finita in quella giornata. In assoluto si è trattato del più grande massacro della storia americana per almeno un paio di decenni, fino al tragico 11 settembre. Ma a differenza degli attentati alle Torri Gemelle, la storia del massacro di Jonestown viene ancora riscritta dopo quaranta anni.

Massacro di Jonestown

Nella cultura popolare, vengono descritte soltanto le ore finali dei protagonisti, che sono stati definiti come seguaci di una setta pericolosa oppure come un gregge tragicamente innocente. E’ indubbio però che il leader del gruppo, Jim Jones, fosse un assassino. Come è evidente anche che buona parte dei componenti della setta si sia suicidata. Dubbi invece permangono per quanto riguarda i racconti su Jonestown negli anni precedenti al massacro. Le testimonianze dei vari sopravvissuti infatti variano fortemente. Alcuni infatti, hanno dichiarato che la comune in Guyana fosse un campo di tortura tossico e pure abusivo. Altri, invece, sostengono di sentire ancora oggi la mancanza di quel posto e del senso di comunità che si respirava.

Massacro di Jonestown

Nel 2009, il Jonestown Institute, una organizzazione composta da ex residenti e anche ex membri del Peoples Temples, ha richiesto all’FBI di rendere pubblici i vari documenti e le fotografie di Jonestown. La loro speranza era quella che queste immagini potesse aiutare a fare una maggiore chiarezza rispetto ai racconti che erano emersi fino a quel momento. Ma comunque le foto e le varie informazioni rese pubbliche non sono state di aiuto.

Le foto

Queste foto che il Jonestown Institute ha chiesto all’FBI di rendere pubbliche mostrano ragazzi che giocano a basket, bambini che ridevano, tramonti tropicali, case, baracche, animali esotici. Molte di queste immagini non erano però spontanee e naturali, ma facevano parte della propaganda di Jones, che aveva come obiettivo quello di attirare alla comune più persone possibili, distraendo in questo modo i media dalle accuse di frode fiscale.

Massacro di Jonestown

Queste foto servono anche a dimostrare che le persone, prima di diventare vittime di uno dei massacri più grandi della storia americana, avevano una vita normale e regolare. Anche loro amavano, aveva una famiglia, giocavano, lavoravano, andavano a scuola. Insomma una vita come quelle di tutti gli altri, tanto che in molti non parlano nemmeno di setta, ma di un autentico progetto di ribaltamento della realtà.