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Messico, ucciso giornalista in un agguato

Messico

Gumaro Perez, un giornalista di trentaquattro anni, è stato ucciso nel corso di un agguato avvenuto in una scuola elementare in Messico.

Gumaro Perez, un giornalista di trentaquattro anni, è stato ucciso nel corso di un agguato avvenuto in una scuola elementare in Messico. In particolare, l’episodio si è verificato durante una festa di natale che si stava svolgendo in una scuola elementare ad Acayucan, nello Stato di Veracruz. Il giornalista, cronista di diverse testate locali, stava partecipando alla festa dell’istituto che frequentava il figlio. Poi i killer hanno fatto irruzione nell’edificio, aprendo il fuoco e uccidendolo.

Giornalista ucciso in Messico

Un giornalista messicano di trentaquattro anni, Gumaro Perez, è stato ucciso nel corso di un agguato durante una festa di Natale che si stava svolgendo in una scuola elementare ad Acayucan, nello Stato di Veracruz. In particolare, il giornalista, cronista di alcune testate locali, stava partecipando alla festa che era stata organizzata dall’istituto frequentato dal figlio. Ma ad un certo punto i killer hanno fatto irruzione nell’edificio, hanno aperto il fuoco e lo hanno ucciso. Perez, che in passato era già stato minacciato, era sotto protezione.

Gumaro Perez è il decimo giornalista che viene ucciso nel corso di quest’anno in Messico. Un numero considerato decisamente e che secondo gli osservatori testimonia una grave crisi per quanto riguarda la libertà di espressione. L’uomo aveva fondato un sito online, La Voz del Sur, e svolgeva anche dei servizi per conto del governo. Proprio per questo motivo, come già accennato in precedenza, era sotto protezione.

I precedenti

Come già descritto prima, quello di Gumaro Perez è solamente l’ultimo caso di un giornalista che viene ucciso in Messico. Quest’anno è già il decimo episodio che si verifica. Lo scorso agosto, ad esempio, un altro giornalista, Candido Rios, corrispondente di un giornale regionale sempre nello Stato di Veracruz, è stato assassinato. Rios, cinquantacinque anni, lavorava per il quotidiano di Acayucan. E’ stato ucciso mentre era in compagnia di altre persone. Il giornalista, un ex capo della polizia e un’altra persona non bene identificata furono presi di mira da una serie di colpi di arma da fuoco di fronte ad un negozio nel villaggio di Covarrubias, circa duecento chilometri a sud-est di Veracruz. Il giornalista è morto mentre veniva trasportato in ospedale a causa della gravità delle ferite che aveva riportato.

A maggio invece è stato ammazzato uno dei giornalisti messicani più famosi e conosciuti, Javier Valdez Cárdenas, cinquanta anni. L’agguato in quella circostanza si è verificato a Culiacan, capitale dello Stato di Sinaloa, quello del Chapo. Valdez era uno dei più grandi esperti delle vicende di narcotrafficanti del cartello di Sinaloa. Il killer lo ha raggiunto proprio nel momento in cui stava prendendo la sua auto per tornare a casa, dalla sua famiglia. Poi ha cominciato a sparare dei colpi, con il corpo del giornalista rimasto disteso a terra sul selciato. Quello fu un messaggio chiaro alla stampa e l’ennesimo avvertimento rivolto ai colleghi di Valdez, il quale è stato anche autori di diversi libri sul narcotraffico.