Nichi Vendola torna in politica: l’ex governatore della Puglia è stato eletto per acclamazione presidente del partito durante un congresso, tenutosi a Perugia. “Si tratta di un ritorno attivo alla politica, ma non mi candido a niente” ha spiegato, chiarendo così che l’anno prossimo non sarà in corsa per le europee.
Durante il congresso, ancora da semplice delegato, Vendola aveva dichiarato: “Non possiamo abbandonarci alla depressione, al rimpianto o alla nostalgia. Questo è tempo di tornare a casa per rimetterci in cammino“.
Vendola, dopo il coinvolgimento nel procedimento penale
“Ambiente svenduto” sull’ex Ilva, si era messo da parte. Nel 2021 fu condannato in primo grado a tre anni e mezzo per concussione aggravata, è in attesa del processo d’appello.
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Le parole di Frantoianni
Nicola Frantoianni, segretario di Sinistra Italiana, ha dichiarato: “Vendola ha scelto di non misurarsi con le istituzioni fino a quando non avrà risolto nel modo migliore, e certamente sarà così, una vicenda giudiziaria che lo riguarda. Questo non vuol dire non fare politica, non dire la propria. Vendola è una grande risorsa della sinistra di questo Paese“.
Frantoianni ha parlato anche delle prossime elezioni politiche: “Battere questa destra è possibile e necessario. Ci candidiamo a essere parte di un governo alternativo, noi vogliamo andare al governo per trasformare il Paese“.
La proposta del campo largo
Frantoianni, durante il congresso a Perugia, ha cercato di annodare i fili del campo largo, lanciando la proposta di una manifestazione unitaria per il salario minimo e contro le riforme dell’Autonomia e del premierato. Le risposte sono state: “Si” dal Pd, “Vediamo” dal M5S e “No” da Azione.