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Omicidio Voghera, il gip conferma i domiciliari per Massimo Adriatici

Omicidio Voghera

Il gip di Pavia ha confermato i domiciliari per l'assessore Massimo Adriatici. Un testimone ha raccontato quello che è successo.

Il gip di Pavia ha confermato i domiciliari per l’assessore Massimo Adriatici. Il politico ha sparato a Youns El Boussettaoui, 39enne marocchino, uccidendolo. Un testimone ha raccontato quello che è successo.

Omicidio Voghera: confermati i domiciliari per Massimo Adriatici

Il gip di Pavia ha convalidato l’arresto dell’assessore Massimo Adriatici, che ha ucciso il 39enne marocchino Youns El Boussettaoui in piazza Meardi a Voghera, confermando per lui gli arresti domiciliari. L’assessore Adriatici è accusato di eccesso colposo di legittima difesa per l’uccisione dell’uomo di 39 anni, avvenuta lo scorso martedì con un colpo di pistola, ed è stato trasferito in un luogo segreto per motivi di sicurezza. Confermato che si è trattato di eccesso di legittima difesa. In un video delle telecamere di sorveglianza si vedeva l’aggressione del marocchino, irregolare e senza fissa dimora, nei confronti dell’assessore. L’uomo lo aveva colpito con un pugno facendolo cadere per terra, di schiena, ma non ci sono le immagini del momento dello sparo. Alcuni dettagli sono stati rivelati da un testimone. 

Omicidio Voghera: parla un testimone

La ricostruzione di un presunto super testimone dell’omicidio di Voghera rivela che l’assessore Massimo Adriatici ha estratto la pistola, l’ha puntata contro Youns El Boussettaoui e ha sparato. Il testimone, la cui attendibilità deve essere valutata, ha raccontato la sua versione agli inquirenti. Sembra sia una versione diversa da quella fornita dall’assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera, che ha sempre sostenuto che lo sparo gli è partito accidentalmente durante la collutazione con il 39enne. Gli inquirenti stanno valutando la credibilità del testimone, mentre il gip ha confermato gli arresti domiciliari per l’assessore. 

Omicidio Voghera: le parole del testimone

Ero confuso, non ricordo quegli attimi” ha messo a verbale l’assessore davanti al Gip, ammettendo che era abituato ad andare in giro con la pistola senza sicura e il colpo in canna. La dinamica dell’omicidio di Voghera è solo parzialmente chiarita dalle immaigni delle telecamere di sorveglianza, perché si vede il marocchino che aggredisce l’assessore ma non si vede il momento in cui l’uomo ha sparato. Il testimone, come riportato da Il Giorno, ha raccontato agli inquirenti di aver notato un uomo italiano che parlava al telefono, quando il marocchino lo ha spinto e lo ha fatto cadere di schiena. Mentre era sdraiato l’uomo ha estratto la pistola e ha sparato un colpo, uccidendo il 39enne.