> > Salvini: "Dopo il voto spero nella pace con M5s"

Salvini: "Dopo il voto spero nella pace con M5s"

Matteo Salvini

Sul decreto sicurezza ha detto: "Verrà punito chi infrange le leggi. Presenti anche misure per la lotta alla mafia e alla camorra"

Matteo Salvini, nella serata di mercoledì 22 maggio è stato ospite di Bruno Vespa nel salotto di Porta a Porta a pochi giorni dal voto europeo. Su Rai 1, il ministro dell’Interno ha parlato del decreto sicurezza, degli screzi al governo e di cosa cambierà dopo il voto: “Spero nella pace con il M5s, ma gli attacchi non si cancellano. Per quanto riguarda invece il dl sicurezza è pronto – ha detto mostrandolo al pubblico -. Ora è approvabile, a prova di Onu, di diritti umani e anche del tribunale supremo di Fazio e Saviano” ha ironizzato. Vespa però è voluto entrare nel merito degli attacchi ricevuti da Salvini negli ultimi tempi, culminati con la busta contenente il proiettile calibro 9, ma lui sembra non avere paura: “Non credo ai complotti. Che mi attacchi la sinistra è normale, che mi insultino gli alleati un pò meno, ma io sorrido e vado avanti“. Sul premier Conte ha poi detto: “E’ ancora un elemento di garanzia”.

Pronto il decreto sicurezza

In studio, Matteo Salvini ha mostrato orgoglioso il testo del decreto sicurezza: “Mattarella ce l’ha già: qui c’è il frutto del lavoro di questi giorni. Sono 18 articoli – ha spiegato – e il più importante riguarda la lotta alla mafia e alla camorra. Sui migranti c’è una minima parte”. Bruno Vespa ha quindi chiesto al vicepremier delucidazioni sul rinvio del Cdm a dopo il voto: “Le criticità sono state superate, ora è approvabile. Se qualcuno vuole che venga approvato la prossima settimana non mi do fuoco”. Il ministro si è poi soffermato sulla questione dei soccorsi in mare: “Salvare vite umane è giusto. Verrà punito chi infrange le leggi: se tu soccorri, vai dove ti dicono le capitanerie di porto. Se ti dicono vai a Malta, vai a Malta. Se ti dicono vai in Tunisia, vai in Tunisia”.

La tav si farà

Parlando si elezioni europee, Salvini è stato chiaro: “Bisogna andare in Europa e ricontrattare i vincoli: ridiscutere chiedendo di poter utilizzare fondi per ricerca e sviluppo – ha detto -. Mi rifiuto di aumentare le tasse per i cittadini italiani: io dopo lunedì vado a Bruxelles per ricontrattare i vincoli”. Per quanto riguarda la Tav invece non ha dubbi: “Si farà. L’Ue ci darà ancora più soldi“. Sono tanti i temi toccati durante l’intervento del leader leghista, e tra questi spicca nuovamente lo scontro tra Lega e 5 stelle sull’abolizione dell’abuso d’ufficio. “Toglierei l’abuso d’ufficio: non posso bloccare 8000 sindaci per la paura che uno possa essere indagato. Ci sono sindaci che non firmano niente per paura” aveva detto Salvini, incontrando però parere opposto in Di Maio: “Io non voglio tornare ai podestà che facevano quello che volevano. Chi vuole abolire l’abuso d’ufficio troverà in noi un muro”.