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Coronavirus, Fontana: "Non è finito tutto, ora inizia la parte più difficile"

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Il governatore Fontana aggiorna i cittadini sull'emergenza coronavirus spiegando che non è ancora tutto finito: "Ora inizia la parte più difficile".

“Bastano un paio di giorni di notizie abbastanza positive, bastano provvedimenti che sembrano andare in un senso più liberale e più aperto e la gente pensa immediatamente che sia finito tutto”. Il governatore Attilio Fontana interviene duramente a Mattino Cinque ricordando che “non è finito niente, siamo ancora nel bel mezzo dell’epidemia” di coronavirus. “Iniziare a scendere come nuovi numeri di contagiati è la parte più difficile e non possiamo allentare la presa”. Pochi giorni prima il governatore Fontana aveva attaccato il premier Conte e lo aveva accusato di caricare le colpe sulla situazione nella bergamasca.

Coronavirus, Fontana: “Non è finita”

Attilio Fontana ricorda che non basta un lieve calo dei contagi per fermare l’epidemia di coronavirus. “Abbiamo stabilizzato la crescita ed è stato un passo importante – ha detto il governatore –, ma ora dobbiamo cominciare a far scendere nel numero di nuovi contagi“. Dunque al momento “non possiamo allentare la presa”. Il problema, secondo il governatore Fontana, è che “bastano due giorni di notizie abbastanza positive, bastano provvedimenti che sembrano in senso più liberale e aperto, e la gente immediatamente pensa che sia finito tutto. Invece non è finito niente“. Questo il suo intervento a Mattino Cinque.

Rispetto invece alla circolare del Viminale che apre alle passeggiate genitori-figli, Fontana replica: “Dice che è giusto che i bambini prendano un po’ d’aria, ma per farlo vadano in balcone o in cortile e soprattutto stiano per conto loro”. Tuttavia, con un tono più leggero riconosce “che per i bambini sarebbe meglio fare una passeggiata in riva al mare o in un bosco, ma in questo tempo di guerra non si può”.