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Dpcm 3 dicembre: possibili parziali riaperture di negozi e ristoranti

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L'esecutivo e le regioni sono al lavoro sul dpcm che entrerà in vigore 3 dicembre: le ipotesi su aperture dei negozi e slittamento del coprifuoco.

Riapertura dei negozi, deroghe per bar e ristoranti e nuove regole per lo shopping: il governo sta lavorando al nuovo dpcm che entrerà in vigore a partire dal 3 dicembre in previsione delle vacanze di Natale. Il percorso avrà inizio giovedì 19 novembre 2020 con la riunione, convocata dai ministri Roberto Speranza e Francesco Boccia, con i governatori delle regioni.

Le ipotesi sul dpcm del 3 dicembre

Anche se fonti ministeriali hanno affermato che è ancora presto parlare dei contenuti del decreto, che andrà scritto sulla base dei dati delle prossime settimane, è già possibile ipotizzare quali potranno essere le nuove norme anti contagio. Si sta infatti parlando di allentamenti e deroghe per consentire agli italiani di trascorrere le vacanze natalizie non come un “liberi tutti ma neanche in lockdown come sono ora diverse regioni.

Entro il 3 dicembre o al massimo il 10 la speranza è infatti quella che tutti i territori siano in fascia arancione o gialla in modo da potersi permettere alcune modifiche alle limitazioni. Nelle aree, provinciali o comunali, dove i parametri mostrano ancora un livello di rischio elevato, si potrebbero prevedere delle mini aree rosse.

Le probabili misure

Tra le misure allo studio vi sono l’apertura dei centri commerciali nel fine settimana nonché la proroga dell’orario dei negozi al dettaglio fino a tarda sera, di modo da consentire una migliore distribuzione dei clienti e uno scaglionamento agli ingressi. Bar e ristoranti potrebbero inoltre aprire anche la sera nelle aree gialle e in parte della giornata in quelle arancioni. Probabilmente rimarrà il limite dei quattro posti a tavola, eventualmente aumentabile a sei.

Potrebbero infine esserci nuove regole per il coprifuoco nazionale. Attualmente è previsto dalle 22 alle 5, ma non è escluso che possa slittare di ameno un’ora se non due. Rimarrà comunque il divieto di assembramento in strade e piazze e il divieto di sosta di fronte ai locali.

L’abbassamento della curva

Ovviamente tutte queste misure potranno essere adottato soltanto se verrà registrato un contestuale abbassamento della curva dei contagi e dell’indice Rt, che secondo i parametri dovrà essere stabilmente inferiore a 1. Tuttavia, come ha già fatto sapere il ministro Boccia in proposito, fino al termine del Dpcm il 3 dicembre non esiste la possibilità che cambino i parametri con cui vengono stabilite le varie zone di rischio, rigettando in questo modo la richiesta delle regioni fatta nella giornata del 18 novembre.