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Porto di Trieste, varco 4 sgomberato. Gli scontri continuano anche in serata

Porto trieste scontri

Il varco n. 4 del porto di Trieste è stato sgomberato. Gli scontri però continuano anche nella serata di lunedì 18 ottobre.

Le proteste del porto di Trieste sembrano per il momento non conoscere una fine. Nonostante il varco n. 4 sia stato sgomberato, Lo sciopero dei manifestanti si è spostato in piazza Unità d’Italia dove si è tenuto un sit-in. “Vediamo se hanno il coraggio di caricarci anche in Piazza Unità d’Italia”, ha tuonato la voce dell’ex portavoce e leader del movimento degli scioperanti Stefano Puzzer. Nel frattempo, sarebbero quattro le persone che la Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà.

Porto trieste scontri, Puzzer: “Nostre persone messe in sicurezza”

Il leader del movimento dei portuali Stefano Puzzer da Piazza Unità d’Italia, dove si sono spostati gli scioperanti ha dato un piccolo aggiornamento della situazione: “Ci sono gruppi che non c’entrano con noi al porto che si stanno scontrando con le forze dell’ordine. Le nostre persone sono state messe in sicurezza”, scrive AGI.

Porto trieste scontri, quattro scioperanti denunciati

Nel frattempo le Forze dell’ordine hanno provveduto a denunciare quattro persone a seguito degli scontri avvenuti nella mattinata di lunedì 18 ottobre. Stando a quanto viene comunicato da una nota riportata da AGI, gli scioperanti sarebbero attualmente indagati per “interruzione di pubblico e servizio e invito a disobbedire alle leggi statali”. Sarebbe stata inoltre denunciata un’altra persone accusata di aver resistito a pubblico ufficiale.

Porto trieste scontri, il sit-in in Piazza Unità d’Italia

Lo sgombero del varco numero 4 non sarebbe servito a disperdere la folla che si è spostata in serata in Piazza Unità d’Italia dove – informa Sky Tg24 – circa 2000 persone avrebbero manifestato pacificamente rimanendo in seduti in silenzio. “C’erano famiglie, bambini. Ci hanno attaccato e non ho parole, non me lo sarei mai aspettato. Lacrimogeni sono finiti anche dentro una scuola. Aspettiamo gli altri nostri fratelli, e restiamo seduti. Stiamo tranquilli. Noi non molliamo”, sono le parole del leader Stefano Puzzer che si è rivolto ai manifestanti.