> > Silvio Berlusconi, tutte le volte che l'ha fatta franca nei processi

Silvio Berlusconi, tutte le volte che l'ha fatta franca nei processi

Silvio Berlusconi

Silvio Berlusconi è riuscito a farla franca in moltissimi processi, grazie a cavilli, prescrizioni e leggi ad personam.

Silvio Berlusconi è riuscito a farla franca in moltissimi processi, grazie a cavilli, prescrizioni e leggi ad personam. Ecco tutti i processi da cui Berlusconi è riuscito ad uscire.

Silvio Berlusconi, tutte le volte che l’ha fatta franca nei processi: le prescrizioni

Silvio Berlusconi ha spesso dovuto fare i conti con la giustizia, ma è riuscito a farla franca in moltissimi processi. Nei procedimenti penali a cui è stato sottoposto, è riuscito quasi sempre a salvarsi grazie a cavilli, prescrizioni, interpretazioni favorevoli o leggi a personam. Ecco tutti i processi in cui si è salvato grazie alle prescrizioni:

  • Lodo Mondadori: Berlusconi era accusato di concorso in corruzione in atti giudiziari, per aver pagato i giudici di Roma in modo da ottenere una decisione a suo favore nel giudizio di impugnazione per nullità del lodo arbitrale sulla Mondadori, che aveva attribuito la proprietà della casa editrice a Carlo De Benedetti. Nel 2001 la Corte d’Appello riqualificò il reato in corruzione semplice e lo dichiarò prescritto;
  • All Iberian 1 (finanziamento illecito): secondo l’accusa, tra il gennaio 1991 e il novembre 1992, Berlusconi aveva versato al Psi Bettino Craxi una maxi-tangente da 23 miliardi di lire, ricavati da fondi occulti della Fininvest. Nel processo di primo grado era stato condannato a due anni e quattro mesi. La Corte di Cassazione, però, ha dichiarato la prescrizione;
  • Processo Mills: era accusato di corruzione in atti giudiziari per aver pagato 600mila dollari la falsa testimonianza di David Mills nei processi sulle tangenti alla Guardia di Finanza a All Iberian. La posizione di Berlusconi invece fu stralciata per effetto del lodo Alfano, che sospendeva i processi alle alte cariche dello Stato.
  • Caso Unipol: il processo riguardava la diffusione dell’intercettazione “abbiamo una banca?, la domanda che Fassino rivolse a Giovanni Consorte. Un nastro non depositato, finito lo stesso in prima pagina. A farlo erano stati Paolo e Silvio Berlusconi. In Appello il reato fu dichiarato prescritto.

Silvio Berlusconi, tutte le volte che l’ha fatta franca nei processi: le assoluzioni

I processi finiti con assoluzione “perché il fatto non costituisce più reato” sono:

  • All Iberian 2 (Falso in bilancio aggravato): la riforma del diritto societario approvata nel 2002, con cui il governo Berlusconi depenalizzò molte ipotesi di falso in bilancio, salvò l’ex premier anche dalla seconda tranche del processo All Iberian, sui fondi neri creati nel bilancio Fininvest per ricavare la maxi-tangente per Craxi;
  • Processo Sme (falso in bilancio): La depenalizzazione del falso in bilancio portò all’assoluzione di Berlusconi anche nell’ultimo dei processi nati dalla vicenda Sme, che aveva a oggetto sempre presunti fondi neri creati nei bilanci Fininvest per pagare mazzette ad alcuni giudici romani;
  • Primo processo Ruby (concussione): nel 2010 venne indagato per concussione per induzione in quanto, secondo l’accusa, abusò della sua qualità di Presidente del consiglio per esercitare un’indebita pressione sui funzionari della Questura di Milano per ottenere il rilascio di una giovane marocchina, Karima El Mahroug detta Ruby, al fine di coprire il reato di sfruttamento della prostituzione minorile. La legge Severino abolì la fattispecie di concussione per induzione, rendendo la condotta di Berlusconi non imputabile;
  • Ruby Ter: poche settimane fa Berlusconi è stato assolto dall’accusa di corruzione in atti giudiziari nel processo Rubi tre. La corruzione non poteva sussistere perchè le ragazze pagate dall’ex premier per raccontare il falso nei processi Ruby e Ruby bis non dovevano essere considerate testimoni, quindi pubblici ufficiali, bensì indagate di reato connesso.