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Sorrento, Ginestra dà il via al nuovo corso

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La presentazione multipla è la moda dell’estate, dalla A alla Prima Divisione. Prima si acquista, poi si fanno sfilare davanti a stampa e tifosi i volti nuovi, tutti in un colpo solo. Sarà anche una strategia, per stupire con effetti speciali, ma in effetti ruba l’occhio. Soprattutto se avvi...

Sorrento

La presentazione multipla è la moda dell’estate, dalla A alla Prima Divisione. Prima si acquista, poi si fanno sfilare davanti a stampa e tifosi i volti nuovi, tutti in un colpo solo. Sarà anche una strategia, per stupire con effetti speciali, ma in effetti ruba l’occhio. Soprattutto se avviene in una piazza come quella di Sorrento, una delle sicure protagoniste della prossima Prima Divisione d’élite le cui formazioni più forti non sembrano avere molto di meno di almeno metà delle partecipanti alla Serie B. Ecco così che al fianco del presidente Gambardella, negli uffici presidenziali di Pagani, venerdì pomeriggio, sono comparsi tutti affiancati Samuele Romeo, Cristiano Camillucci, Daniele Croce e l’ultimo arrivato, un certo Ciro Ginestra.

Il tutto alla vigilia della partenza per il ritiro di San Quirico d’Orcia, avvenuta sabato mattina. Se pure il mercato finisse qui, gli amalfitani potrebbero essere già pronti per una delle prime due file dell’ipotetica griglia di partenza perché i rinforzi sembrano in grado di far partire un nuovo corso, successivo alle tante partenze che hanno chiuso un ciclo: da Lo Monaco a Togni fino ad Erpen e soprattutto Paulinho. C’è insomma voglia di ricominciare, di dimenticare quei due pomeriggi da incubo vissuti contro il Verona, in cui la comunque valida scusante dell’assenza di Paulinho non può bastare per giustificare un simile black out.

La copertina è andata fatalmente a Ginestra, perché non tutti si aspettavano di vederlo già in maglia rossonera (e poco dopo la presentazione ha pure partecipato all’allenamento) poche ore dopo la firma sul contratto. Per lui c’è da riscattare una stagione strana, l’ultima vissuta a Crotone: dopo i bei sei mesi precedenti quando, arrivato da un Gallipoli ormai allo sbando, realizzò ben sette reti accarezzando i playoff, improvvisamente la luce si è spenta. Scarso feeling con Menichini? Chissà, Ginestra non ne vuole più parlare ma quel che è certo è che il giocatore non si sia imbrocchito. All’alba dei trentadue anni i gol li sa fare ancora e l’entusiasmo è quello giusto per andare a caccia della terza promozione in B in carriera dopo quelle con Frosinone e lo stesso Gallipoli: “Sono qui perché credo nel progetto del Sorrento che mi ha illustrato il presidente, che tra l’altro mi inseguiva da un paio d’anni: scendere di categoria non mi è assolutamente pesato, nel calcio di oggi conta l’organizzazione dentro e fuori dal campo, e società come il Sorrento sono in Serie C per caso. Vogliamo fare bene, per quanto mi riguarda so che da me ci si aspetta un bel numero di reti: il modulo di Sarri (il 4-2-3-1, ndr) lo conosco bene e non avrò problemi di adattamenti”.

Per il neo-tecnico garantiscono Romeo, Croce e Camillucci, tutti reduci da una stagione sopra le righe ad Alessandria con in panchina mister 33 schemi a telecomandarli. “Per Sorrento e le sue ambizioni Sarri è una garanzia” sostiene Camillucci. Come una garanzia è la disponibilità a portare avanti un mercato ambizioso, nonostante il rallentamento nell’affare-Bondi: l’Alessandria non sembra al momento disposta a cedere, neppure di fronte alla contropartita tecnica (Pignalosa) proposta dai rossoneri. Servirà attesa e pazienza.