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Cecchi Paone alla nazionale femminile: "Almeno la metà sono lesbiche”

alessandro cecchi paone

Il giornalista Alessandro Cecchi Paone si è lasciato scappare un commento particolare sulle ragazze della nazionale di calcio femminile.

La nazionale italiana di calcio femminile ha distrutto gli stereotipi di genere che portavano molti a pensare che “il calcio non è una cosa per donne”. Infatti, la vittoria delle azzurre ai Mondiali ha raccolto l’entusiasmo dei tifosi, ma non mancano alcuni scivoloni e critiche. Lo stesso giornalista Alessandro Cecchi Paone si è lasciato sfuggire un commento da evitare. A pochi giorni dagli insulti razzisti su Sara Gama, il capitano delle azzurre, appaiono nuove sorprese sulle ragazze.

L’intervento di Cecchi Paone

Il giornalista è stato ospite a Radio 24 in occasione del programma La zanzara: l’intervento, però, non è stato apprezzato da molti. Le prime parole di Alessandro servono ad introdurre l’argomento del giorno: “Ora tutti zitti a chiedere scusa. Per anni ho sostenuto il calcio femminile e l’ho difeso dai dirigenti federali che lo hanno attaccato dicendo che il calcio non era per le donne, lo spogliatoio e queste cose qui”.

Poi, però, gli sfugge un commento particolare: “Le calciatrici lesbiche hanno un doppio problema. Ci sono molte più donne lesbiche nel calcio femminile che gay in quello maschile. Da anni aspettiamo il coming out di un calciatore, ma dopo il Mondiale ci sarà il coming out di intere squadre femminili”. Seguono alcune constatazioni del giornalista: “In una squadra almeno la metà sono lesbiche e ovviamente non lo dico in senso negativo. Le ho sempre protette. Sono lesbiche perché c’è una componente maschile in alcune donne lesbiche che trova sbocco in ambiti che una volta erano solo maschili. E questo discorso vale anche per la Nazionale. Alcune le conosco”.

La reazione sul web

Le parole di Alessandro hanno generato diverse reazioni sul web: ci sono coloro che intendono fissare l’attenzione sulla bravura delle ragazze. Altri, invece, riportano alla luce i commenti che hanno colpito Sara Gama, il capitano della nazionale. Infine, c’è anche chi sostiene le giovani calciatrici pubblicando: “Non ci importa dei gusti sessuali delle nostre mitiche azzurre, ci hanno fatto sognare: e questo è quello che conta”.