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Thiago Motta nuovo allenatore del Genoa: sperimenterà il 2-7-2?

Thiago Motta allenatore Genoa

Nella sua carriera ha giocato nell'Atletico Madrid, nell'Inter, nel Paris Saint-Germain e nella nazionale italiana.

Per Thiago Motta inizia una nuova esperienza: dopo aver giocato per tanti anni, ora è chiamato ad essere il nuovo allenatore del Genoa. Domani, mercoledì 23 ottobre 2019, alle 14:30 ci sarà la sua presentazione ufficiale.

Thiago Motta nuovo allenatore del Genoa

L’ex centrocampista italo-brasiliano sostituirà Aurelio Andreazzoli, esonerato dopo la pesante sconfitta contro il Parma che è costata al Genoa la penultima posizione della classifica. Non avendo ancora l’abilitazione Uefa-Pro, sta seguendo il corso per ottenerla e nel frattempo verrà affiancato da un tecnico già in possesso del patentino.

Gli esordi di Motta vanno ricondotti al Barcellona, squadra in cui giocò per sette anni. Nel 2008-2009 indossò poi la maglia dell’Atletico Madrid realizzando 6 goal e contando 27 presenze. Poi il Genoa lo ingaggiò da svincolato e dopo un’ottima stagione iniziò a giocare nell’Inter insieme a Diego Milito.

Viene ricordato soprattutto per il Triplete 2010 con Josè Murinho in panchina. Alla sua prima stagione si portò a casa una Serie A, una Coppa Italia e una Champions League ed entrò anche a far parte della nazionale italiana. Indossò la maglia azzurra in 30 partite, segnando un goal contro la Slovenia nella gara di qulificazione per gli Euro 2012. Nello stesso anno venne trasferito al Paris Saint-Germain, squadra in cui è rimasto fino al 2018 vincendo cinque campionati francesi e collezionando 12 goal. Terminata la carriera è diventato tecnico dell’Under 19 del PSG.

C’è ora grande curiosità per il modo in cui risolleverà il Genoa. Tempo fa aveva parlato di 2-7-2, lasciando tutti senza parole. Aveva così sintetizzato la tecnica: “Per me la squadra si può leggere da destra verso sinistra. Il portiere lo considero in quei 7 in mezzo al campo. L’attaccante è il primo difensore e il portiere il primo attaccante. Dal portiere parte il gioco, con i piedi, e dalle punte il pressing offensivo per recuperare la palla“.