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Coronavirus, morto Donato Sabia: due volte finalista alle Olimpiadi

Coronavirus, Donato Sabia morto: era finalista alle olimpiadi

L'atleta olimpico Danilo Sabia è morto per colpa del Coronavirus, che si è portato via anche il padre.

Il mezzofondista Donato Sabia è morto di Coronavirus, all’età di 56 anni. L’atleta è stato ben due volte finalista olimpico nella 800 metri piani, nel 1984 e 1988. Per lui, la medaglia d’oro agli Europei indoor di Goteborg nel 1984 e la fascia di presidente del comitato regionale Fidal della Basilicata.

Danilo Sabia morto di Coronavirus

Lo sportivo è deceduto presso l’ospedale di Potenza, dove era morto anche il padre di Coronavirus. Era ricoverato presso il reparto di terapia intensiva del San Carlo da alcuni giorni: “Una notizia drammatica scuote l’Atletica Italiana in un periodo già difficile per il Paese”, si legge sul sito ufficiale della Fidal. Donato Sabia era un atleta straordinario, dall’animo gentile e molto amato da tanti.

Nato a Potenza l’11 settembre 1963, Donato Sabia deteneva la terza prestazione italiana di tutti i tempi negli 800 metri e l’undicesima italiana assoluta sui 400. Primatista mondiale sui 500 metri, è rimasto imbattuto per circa 29 anni. Fra i tanti risultati raggiungi, anche un quinto posto alla finale della staffetta 4×400 dei Campionati Mondiali di Atletica Leggera, svolti ad Helsinki nel 1983.

Tragedia nel mondo dello sport

A nome di tutta l’Atletica italiana, il presidente Fidal Alfio Giomi, il presidente onorario Gianni Gona e il Consiglio Federale porgono le loro condoglianze ai familiari di Sabia, che hanno perso due cari per colpa del Coronavirus. “Una tragedia nella tragedia”, ha dichiarato Giomi, “Donato era una persona a cui non potevi non voler bene”.

Il 2 aprile 2020, un altro sportivo è stato portato via dal Coronavirus. Si tratta del calciatore Gregorio “Goyo” Benito, campione del Real Madrid che con i blancos aveva vinto sei campionati spagnoli e cinque Coppe del Re, per un totale di 420 partite giocate.