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Fase 2, piano della Serie A per la ripartenza: il via dal 10-12 giugno

fase 2 Serie A

Come sarà la fase 2 per la Serie A? Il 4 maggio via agli allenamenti solitari e l'idea è quella di riprendere il campionato tra il 10 e il 12 giugno.

Mentre Lotito propone la sua idea per concludere il campionato e il premier Conte annuncia con una settimana di anticipo come sarà la fase 2, la Serie A si prepara a tornare in campo, definendo la sua ripartenza. Il 4 maggio via libera agli allenamenti solitari (ma non all’interno dei centri sportivi). Più tardiva la ripresa di gruppo, per la quale bisognerà aspettare il 18 maggio. Ora i più accaniti tifosi si chiedono quando potranno tornare a vedere i propri campioni sfidarsi in campo. Per le partite, infatti, serve più tempo.

Coronavirus, la fase 2 della Serie A

Per le riprese in gruppo sarà fondamentale adottare tutte le misure di sicurezza per ridurre al minimo i rischi di contagio, nonostante la difficoltà sottolineata anche dal professor Rezza. Per le partite l’idea è quella di riprendere il campionato tra il 10 e il 12 giugno, naturalmente a porte chiuse.

Questo è il piano pensato dalle Lega Serie A. Tuttavia, sulla ripartenza dei campionati, il Presidente del Consiglio prende tempo. Infatti, sembra non esserci alcuna indicazione certa e precisa. Nel corso della conferenza stampa di domenica 26 aprile ha dichiarato che “il ministro Spadafora è al lavoro con le varie componenti per capire se vi sia la possibilità di riprendere i campionati”. Successivamente a prendere la parola è stato proprio il Ministro per le politiche giovanili e lo sport, il quale ha fatto sapere: “Volevamo dare un segnale, ma nulla è ancora scontato. Il protocollo Figc al momento è insufficiente”.

Nella speranza che il progetto delineato dalla Lega Seria A vada in porto, le varie società hanno cominciato a richiamare i propri giocatori. In particolare coloro che sono rientrati nel proprio paese d’origine. Quest’ultimi, infatti, tornando in Italia dovranno rispettare i quattordici giorni di quarantena previsti dalla legge.

In seguito, l’intenzione è quella di realizzare un nuovo calendario che permetta la chiusura del campionato entro luglio per poi lasciare spazio a Champions ed Europa League. Probabilmente si tratterà di una breve ripresa del campionato, con partite ogni tre giorni. Ancora da decidere se saranno esclusi o meno gli stadi del Nord Italia. La ripartenza dovrà essere organizzata nel migliore dei modi, disponendo le dovute misure di sicurezza e adottando le giuste precauzioni. Il piano di ripresa sarà graduale.