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Covid, Guido Meda positivo: farà la telecronaca della Moto GP da casa

guido meda

"È stato un periodo brutto", ha scritto il telecronista sportivo Guido Meda dopo avere contratto il Covid insieme alla sua famiglia.

Il giornalista di Sky Sport Guido Meda è risultato positivo al Covid-19. Lo ha annunciato in un post sul suo profilo Facebook, rivelando che anche la moglie e due dei tre figli sono stati contagiata. Il telecronista delle gare di Moto GP, tuttavia, è in buone condizioni e continuerà a lavorare a distanza. Il racconto del Gran Premio d’Europa, che andrà in scena sul circuito di Valencia, verrà fatto da casa sua. Un evento sostanzialmente unico.

Guido Meda: “Periodo brutto, ora meglio”

Guido Meda, in un post su Facebook, ha annunciato di avere contratto il Coronavirus, ma di riuscire a lavorare in smart working. “Ho il Covid. Ma non mi ferma. Non mi ha fermato. Quindi, per cominciare, guidato a distanza dagli straordinari colleghi di Sky abbiamo fatto in modo di allestire questo impianto per commentare da casa il gp di questo weekend. Il miracolo è che sono riuscito a seguire tutte le indicazioni per telefono e… funziona!“, ha scritto.

Poi il racconto della malattia. “È stato un periodo brutto, con quattro famigliari su cinque positivi; mal di testa, dolori dappertutto, tosse, ma soprattutto la preoccupazione per mia moglie che ha fatto una settimana piena senza schiodarsi da 38,5 di febbre ed è … demolita. Ora meglio, ma demolita. È stato importante, all’avanzare dei sintomi, che il medico ci abbia prescritto tempestivamente antibiotici, cortisone ed eparina, che hanno funzionato e ora stiamo meglio. È la terapia che i medici di base adesso conoscono e se possono prescrivono per evitare o attenuare quei peggioramenti che nella scorsa primavera hanno mandato tanta gente – anche sana – malconcia all’ospedale“.

Finalmente, adesso, la guarigione. “Ora, lo ribadisco, io sto bene, proprio bene. Stiamo bene! Il virus è arrivato…da chissadove, ma è arrivato. Il virus richiede attenzione. Il virus è oggettivamente pesante. Non si tratta di essere allarmisti o negazionisti. C’è e basta. Si tratta di fare il possibile per evitarlo a se stessi, agli altri, alle famiglie, ai più fragili. Se, come ha investito mia moglie, avesse investito mio padre che ha 91 anni, magari sarebbe stato diverso. E non so come . Ci vediamo dopo. Da qui! Abbraccio e grazie a tutti. Guido“.