Il capitano del Foggia Calcio, Federico Gentile, è stato vittima di un attentato da parte di ignoti che hanno incendiato la porta di casa del giocatore. Lo stesso era in casa con la famiglia, la moglie e due bambini piccoli, ma per fortuna nessuno dei presenti ha avuto conseguenze gravi dovute a quest’atto che sembra un chiaro avvertimento di stampo criminale. A raccontare la vicenda è stato il sindaco del comune pugliese,Franco Landella, che ha parlato di un “episodio increscioso, che riempie di rabbia e sdegno”. Sulla vicenda è stata avviata un’indagine che mira ad identificare i responsabili dell’incendio.
Incendiata la porta di casa del capitano del Foggia
“Abbiamo a che fare con balordi – continua il primo cittadino foggiano – Non possiamo restare inermi dinanzi a un episodio così terribile e violento. Non è giusto che una sparuta minoranza criminale e violenta debba rovinare l’armonia di un’intera comunità: non possiamo stupirci se il nostro amato territorio finisca in fondo alle classifiche sulla qualità della vita. Non stupiamoci se qui la gente ha paura e questo clima di sospetto e terrore spaventa gli investitori e tutte le persone di buona volontà che vogliano scommettere su questa terra”. “In qualità di primo cittadino – conclude Landella – e tifoso amante del Foggia Calcio esprimo tutto il mio sostegno e la mia solidarietà a Federico Gentile e alla sua famiglia”.
Anche la società Calcio Foggia 1920 ha voluto manifestare la propria solidarietà a Federico Gentile e lo ha fatto attraverso un comunicato stampa pubblicato sul proprio sito. “Il club rossonero – si legge – reso ancor più forte dalla vicinanza e dal sostegno di città, società civile e tifoseria, si stringe attorno al Capitano, testimone di assoluta professionalità ed attaccamento alla maglia ed all’intera squadra, proseguendo l’attività agonistica con il consueto impegno e la massima determinazione che ha sempre contraddistinto questo gruppo di lavoro”.