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Via libera al suicidio assistito in Veneto, è la seconda volta. Gloria: “Libera fino alla fine”

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Per la seconda volta, il Veneto ha detto sì al suicidio assistito: in questo modo, la signora Gloria potrà porre fine alla sua vita.

Arriva il secondo via libera al suicidio assistito in Veneto: la decisione riguarda una cittadina veneta, 78 anni, malata oncologica. Nel presentare la documentazione necessaria per chiedere l’avvio della procedura, la donna è stata assistita dai legali dell’Associazione Luca Coscioni.

Via libera al suicidio assistito in Veneto, è la seconda volta. Gloria: “Libera fino alla fine”

Per la seconda volta, il Veneto ha dato il via libera a un suicidio assistito. Secondo quanto riferito dall’Associazione Luca Coscioni, la decisione è passata senza ostruzionisti e ha avuto il placet dell’azienda sanitaria regionale del Comitato etico. Il sì è stato annunciato dopo la presentazione di una richiesta di verifica delle condizioni per poter accedere al “suicidio medicalmente assistito”.

Per il Veneto, è il secondo caso in cui l’iter si conclude con esito positivo. In tutta Italia, invece, si tratta della quarta volta dal 2019.

Il via libero all’eutanasia riguarda una donna di 78 anni, cittadina veneta affetta da patologia oncologica. La procedura di verifica delle condizioni e delle modalità per accedere al suicidio assistito per la donna è stata completata a distanza di circa di 6 mesi dall’avvio dell’iter.

“Ho vissuto periodi pesanti con forza e volontà per affrontarli, fin dall’inizio ero informata che si prospettava un periodo difficile e così è andata, ed ecco la motivazione della mia richiesta di Fine vita dignitosa. Ho avuto una vita libera, bella, quando deciderò di procedere con l’aiuto al suicidio per porre Fine alle mie sofferenze, nonostante tutto l’ultima parola per me sarà ‘la vita è bella’ e sono stata libera Fino alla Fine”, ha detto la 78enne alla quale è stato attribuito il nome di fantasia Gloria.

La presentazione della domanda e la risposta dell’azienda sanitaria regionale

La donna è stata assistita nel suo percorso dai legali dell’Associazione Luca Coscioni alla quale si era rivolta nei mesi scorsi. La procedura era partita a novembre 2022 con una richiesta indirizzata all’azienda sanitaria competente volta a verificare i requisiti per accedere all’aiuto per la morte volontaria, nei termini previsti dalla sentenza “Cappato” della Corte costituzionale.

L’azienda sanitaria ha, infine, attivato i controlli necessari e ha determinato che la paziente è in possesso di tutti i requisiti previsti dalla sentenza 242/19 della Consulta. È stato accertato, infatti, che Gloria abbia autonomamente e consapevolmente deciso di procedere con l’aiuto alla morte assistita, che si affetta da patologia oncologica irreversibile, che la patologia causi in lei una sofferenza intollerabile e che i trattamenti con “farmaci antitumorali mirati” costituiscano sostegno vitale.

Alla fine di marzo 2023, l’azienda sanitaria ha riferito alla signora Gloria che, dopo la relazione multidisciplinare stilata dai medici, anche il Comitato etico ha confermato che esistono i requisiti previsti dalla sentenza 242/19 della Corte costituzionale. Ad aprile 2023, poi, l’azienda sanitaria ha indicato la tipologia di farmaco idoneo per la procedura e le modalità di assunzione. Nei giorni scorsi, infine, è stato comunicato che l’azienda fornirà la strumentazione adatta all’autosomministrazione del farmaco legale e ha ribadito che il Servizio sanitario regionale fornirà tutto quanto occorre nell’immediato dell’evento.