Giovanni Busà Siamo a Corigliano Calabro, vicino Cosenza. Qui la gli uomini della Guardia di Finanza hanno denunciato per truffa all’Inps il rappresentante legale di una cooperativa agricola. Insieme al rappresentante, sono stati denunciati anche i 210 falsi bracciati che operavano in questa cooperativa fantasma. Il danno così arrecato allo Stato supera i 350 milioni di euro per false assunzioni. La cooperativa disponeva di diversi metodi per perpetrare la truffa ai danni dell’Inps e dello Stato. Presentava i falsi contratti di affitto dei terreni e false denunce trimestrali che attestavano l’impiego. Quando gli uomini della Guardia di Finanza sono entrati in azione si è scoperta la verità.
Truffa all’Inps
Ma come avveniva questa famigerata truffa ai danni dello Stato? Partiamo dalla questione dei falsi contratti d’affitto. Questi erano stati stipulati su terreni appartenenti a proprietari totalmente ignari ed estranei alla truffa. La GdF ha acquisito per sicurezza i loro dati. La GdF è poi passata ad analizzare i dati Inps per ricostruire la rete di false dichiarazioni e di movimenti che il rappresentante legale della cooperativa aveva fornito all’Ente.
I dati forniti dal falso datore di lavoro aveva consentito ai 210 falsi operai di percepire le indennità di disoccupazione, di malattia e gli assegni per i nuclei familiari e le maternità. Tutte agevolazioni indebitamente percepite e che hanno arrecato danno allo Stato. La Guardia di Finanza ha contato oltre 18mila giornate lavorative comunicate e mai effettuate dai 210 falsi braccianti. Queste giornate lavorative hanno generato oltre un milione di euro per i costi del personale, senza creare alcun ricavo. L’indebita appropriazione di denaro ha generato anche 12mila euro finiti nelle tasche del falso datore di lavoro. Questo denaro era stato erogato in suo favore dall’Agenzia della Regione Calabria per le Erogazioni in Agricoltura. Si trattava di denaro destinato come sostegno al reddito delle aziende agricole regionali.
Come si evince il danno non è solo dell’Inps nazionale, ma ha colpito l’agenzia regionale, danneggiando il comparto dei lavoratori agricoli e sottraendo il denaro a chi realmente ne aveva bisogno. Una truffa sicuramente estesa, data l’entità delle persone denunciate dalla Guardia di Finanza.
Denuncia alla Procura
Compiute le indagini, gli uomini della GdF sono passati a denunciare il falso imprenditore e i 210 operai presso la Procura della Repubblica di Castrovillari. Per loro le accuse sono di truffa aggravata ai danni dell’Ente previdenziale e dell’Arcea. Oltre a questo vi è da aggiungere il reato di falso.
