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Ucraina, bombe su una casa a Donetsk: morte due bambine

Guerra in Ucraina

Due bambine sono morte nella loro casa a Donetsk a causa dei bombardamenti. Si chiede l'evacuazione immediata dei civili.

Il presidente ucraino Zelensky ha deciso di tenere una conferenza stampa a sorpresa nella metro di Kiev. Ai giornalisti ha parlato dei negoziati, spiegando di voler incontrare Putin e di non avere il diritto di provare paura. Due bambine sono morte nella loro abitazione a causa dei bombardamenti a Donetsk.

Ucraina, conferenza stampa a sorpresa di Zelensky: “Non ho il diritto di avere paura”

Il presidente ucraino Zelensky, durante una conferenza stampa a sorpresa, ha mostrato grande sicurezza sulla futura vittoria dell’Ucraina. Ha parlato dello stato dei negoziati, annunciando di essere disponibile per un incontro con Putin. “Voglio ancora incontrare Vladimir Putin e voglio farlo dall’inizio di questa guerra. Sono sicuro che un faccia a faccia sia l’unico modo per ottenere risultati. Un incontro mediato di qualunque genere non produrrà mai gli effetti sperati. Questa guerra può essere fermata solo da chi l’ha iniziata” ha dichiarato, spiegando di non avere paura. “So dei tentativi di uccidermi da parte della Russia ma non sono spaventato. Lo sono i miei collaboratori e i miei familiari. Sono convinto che in questo momento non ho il diritto di avere paura perché la mia gente ha dimostrato di non temere nulla” ha spiegato, sottolineando il coraggio del suo popolo.

Qualsiasi ipotesi di incontro tra Ucraina e Russia, però, cadrebbe di fronte al referendum russo per l’indipendenza della regione di Kherson, come quello svolto in Crimea nel 2014. Questo sarebbe un’interruzione a qualsiasi tipo di trattativa. “Se i russi dovessero tenere uno pseudo referendum per l’indipendenza nella regione di Kherson, allora l’Ucraina non parteciperà ad alcun tavolo dei negoziati” ha dichiarato Zelensky, che ha sottolineato che la Nato ha sbagliato a non includere l’Ucraina.

Zaporizhia, tre civili uccisi dai bombardamenti russi

Tre civili sono rimasti uccisi a causa dei bombardamenti avvenuti nel villaggio di Kamyanske, nella regione di Zaporizhia. Lo ha annunciato Ukrinform, citando l’amministratore regionale militare che ha dato l’annuncio su Telegram. “Verso le 2 pm, tre civili sono rimasti uccisi da bombardamenti di artiglieria russa nel villaggio di Kamyanske, nel distretyyo di Vasylivskyi, mentre lavoravano in giardino” si legge nel comunicato.

Forze armate ucraine riconquistano 8 insediamenti a Kherson e abbattono 17 bersagli russi

Le forze armate ucraine hanno riconquistato otto insediamenti nella regione di Kherson, il cui capoluogo è in mano ai russi. A riferirlo, il Comando Operativo Meridionale delle forze di Kiev, come riportato dal Kyiv Independent. Nelle scorse 24 ore le forze armate ucraine hanno anche abbattuto 17 bersagli aerei russi, ovvero tre aeroplani militari, cinque missili e tre droni, come riferito dal portavoce dell’aeronautica militare ucraina.

Melitopol, il console della Bulgaria è stato rapito dai russi

Le forze russe hanno rapito il console onorario della Bulgaria a Melitopol, città dell’Ucraina sud orientale, sotto il controllo di Mosca. La notizia è stata riportata dal quotidiano ucraino “Ukrainska Pravda” che ha citato il sindaco di Melitopol, Ivan Fedorov, anche lui rapito nelle scorse settimane. “Più di 50 miei colleghi sono stati rapiti in tutto il paese e oggi 29 sono nelle carceri degli occupanti. Per quanto riguarda attivisti e uomini d’affari, gli occupanti hanno una pratica comune: rapiscono tutti coloro che sono patriottici e hanno un’opinione. Poche ore fa si è saputo che il console onorario della Bulgaria era stato rapito a Melitopol” ha dichiarato.

Kiev: “Mosca minaccia attacco chimico a Odessa”

Mosca ha affermato che i servizi speciali dell’Ucraina starebbero pianificando un’operazione provocatoria con l’uso di sostanze chimiche nel porto Yuzhny a Odessa, per poi attribuire la colpa alle forze russe e accusarle di aver preso di mira i civili. Questa affermazione è stata interpretata da Kiev come una minaccia. Sarebbero le forze russe a voler sferrare un attacco chimico sul porto ucraino, secondo il Kyiv Independent.

L’Ucraina, intanto, ha fornito all’Agenzia internazionale per l’energia atomica un elenco di apparecchiature di cui Kiev avrebbe bisogno per il funzionamento sicuro e protetto dei suoi impianti nucleari durante il conflitto. Lo ha affermato Rafael Mariano Grossi, direttore generale dell’Agenzia. I requisiti dettagliati delle apparecchiature consentirebbero all’Agenzia di coordinare efficacemente e attuare la fornitura di sostegno all’Ucraina. Molti stati membri dell’Aiea hanno espresso disponibilità per offrire questa assistenza al Paese.

Mosca: “90 cittadini stranieri in ostaggio sulle navi”

Novanta cittadini stranieri sono “tenuti in ostaggio dai nazionalisti come scudi umani” in Ucraina. Lo ha affermato il colonnello generale Mikhail Mizintsev, capo del Centro di gestione della difesa nazionale russo. “I nazionalisti ucraini continuano a tenere in ostaggio 90 cittadini stranieri di cinque stati come scudi umani” ha dichiarato. Secondo l’ufficiale, 76 navi straniere provenienti da 18 stati sono bloccate in sette porti ucraini e non possono muoversi “a causa dell’elevata minaccia di bombardamenti e pericolo di mine creata da Kiev”.

Zelensky: nuove prove dei crimini russi

Il Presidente ucraino Zelensky, in un videomessaggio, ha parlato di nuovi crimini commessi dai russi contro i residenti di Mariupol. “Sono state trovate nuove tombe di persone uccise. Parliamo di decine di migliaia di residenti di Mariupol morti. Sono state registrate discussioni tra gli occupanti su come nascondere le tracce dei loro crimini” ha dichiarato. Secondo il presidente la Russia sta continuando ad utilizzare “campi di filtrazione“, dove inviano ucraini prima di trasferirli con la forza in Russia. “Il nome vero è campi di concentramento” ha dichiarato il presidente.

Lugansk, otto civili morti per i bombardamenti

Sono almeno otto le persone uccise e due rimaste ferite nei bombardamenti nella regione di Lugansk, nel Donbass. Lo ha fatto sapere Serhiy Laidai, governatore dell’Oblast di Lugansk. Nella giornata di ieri i morti erano sei, divisi tra le cittadine di Hirske e Zolote, ma purtroppo si sono aggiunte due donne incinte, i cui cadaveri sono stati trovati sotto le macerie di una casa distrutta a Popasna.

Ucraina, Poroshenko: “Non è possibile negoziare”

Non è possibile negoziare con Mosca. Non ci possiamo fidare di Putin. Noi vogliamo la pace. Ma purtroppo non credo in questo momento ai negoziati e la ragione è molto semplice: le nostre posizioni sono troppo distanti, Putin vuole ucciderci e noi intendiamo vivere” ha dichiarato Petro Poroshenko, ex presidente ucraino, che ha sottolineato che l’Ucraina deve essere forte per resistere all’aggressione. “Putin capisce unicamente questo linguaggio. Se l’Ucraina cade, l’esercito di Putin non si fermerà, mira ad attaccare la Moldavia” ha aggiunto.

Bombe su una casa a Donetsk, morte due bambine: “Evacuare subito”

Questa mattina una bambina di 5 anni e una di 14 sono morte dopo un attacco alla loro casa in Myru Street, nella comunità di Ocheretyn, nella regione di Donetsk. Lo hanno reso noto su Telegram le forze armate ucraine. “I crimini commessi dagli occupanti sulla nostra terra non saranno perdonati, né da Dio né dalle persone. E a tutti i residenti dei territori in prima linea del Donbass che ignorano il pericolo e sottovalutano la crudeltà disumana dei russi, ripetiamo ancora una volta: evacuare dalla zona di prima linea. Ripristineremo tutto ciò che è stato distrutto” hanno dichiarato.

Putin non era alla messa di Pasqua: le immagini erano registrate

Putin non era alla messa di Pasqua. Le immagini del presidente russo sono state aggiunte” si dice da qualche ora su Twitter. Secondo alcuni osservatori, il leader del Cremlino non sarebbe stato realmente presente alla messa di mezzanotte a Mosca per la celebrazione della Pasqua Ortodossa, ma il suo intervento sarebbe stato pre-registrato. “Pasqua sulla TV di Stato russa. Putin era troppo codardo per essere presente in chiesa durante l’evento reale. I filmati pre-registrati di lui sono stati aggiunti e piuttosto male” ha scritto Igor Sushko.

Papa Francesco: “Rinnovo l’appello per tregua pasquale”

Papa Francesco ha rinnovato l’appello per la tregua pasquale. “Proprio oggi ricorrono due mesi dall’inizio di questa guerra: anziché fermarsi si è inasprita. È triste che in questi giorni che sono i più santi e solenni per tutti i cristiani si senta più il fragore mortale delle armi anziché il suono delle campane che annunciano la Resurrezione. Ed è triste che le armi stiano sempre più prendendo il posto della parola” ha dichiarato il pontefice. “Rinnovo l’appello a una tregua pasquale, segno minimo e tangibile di una volontà di pace. Si arresti l’attacco per venire incontro alle sofferenze della popolazione stremata” ha aggiunto.

L’Onu chiede la tregua immediata a Mariupol per l’evacuazione dei civili

L’Onu sta chiedendo una tregua a Mariupol per permettere l’evacuazione di centomila civili che sono rimasti ancora bloccati nella città portuale ucraina. Lo ha dichiarato Amin Awad, coordinatore delle Nazioni Unite in Ucraina. “Ora ci deve essere una pausa nei combattimenti per salvare vite umane. Più a lungo aspettiamo, più vite saranno a rischio. Devono poter evacuare ora, oggi. Domani sarà troppo tardi” ha spiegato. “Ho avuto un’importante conversazione telefonica con Erdogan. Alla vigilia del suo colloquio con Putin, ho sottolineato la necessità dell’immediata evacuazione dei civili da Mariupol, compresa l’acciaieria Azovstal” ha dichiarato il presidente Zelensky. “Abbiamo discusso del processo negoziale, il coordinamento con la Turchia e con altri Paesi sulle garanzie di sicurezza per il nostro Stato. Sollevate inoltre questioni relative alle capacità di difesa ucraine e alla sicurezza alimentare globale, che è minacciata a causa del blocco della navigazione nel Mar Nero” ha aggiunto.

Melitopol, parla il sindaco: “Putin vuole uccidere la nazione ucraina”

Lo scopo di Putin sarebbe quello di “uccidere la nazione ucraina“, ha dichiarato Ivan Fedorov, sindaco di Melitopol, detenuto dalle forze russe per cinque giorni, parlando con la Cnn e la Galileus Web, spiegando che la sua città è in una situazione difficile. Le forze russe hanno occupato Melitopol pochi giorni dopo l’inizio dell’invasione. “Non possiamo fornire aiuti umanitari. Non possiamo consegnare farmacie. Non possiamo fornire servizi di emergenza. Ecco perché è una situazione molto pericolosa” ha aggiunto, spiegando che “la guerra arriverà nelle città e nelle famiglie europee“.