Andrea Danneo È stato “aiutato da un angelo”. Il 13 enne, fermato dagli agenti di polizia dell’Indiana, ha raccontato di aver ucciso i suoi 2 fratellini, di 23 e 11 mesi, soffocandoli con una coperta, finché non hanno “smesso di fare rumore”. Un atto orribile a cui si è aggiunto un gesto macabro. Per gli inquirenti, infatti, il giovane assassino avrebbe strizzato il gatto talmente forte da fargli esplodere gli organi fuori dalla pelle. Il 13 enne avrebbe iniziato a parlare, al momento della conferma di ritrovamento del cadavere dell’animale. Perché la tortura? Il gatto lo aveva graffiato.
Presunto colpevole?
“Faccio questo lavoro da 19 anni, ma non ho mai visto qualcosa di così inquietante“, ha dichiarato il procuratore Ric Hertel a Fox59. Il duplice omicidio e la orribile tortura hanno sconvolto tutta l’America. Il 13 anne accusato dei reati non è stato identificato, per via della sua minore età. Secondo quanto riporta anche la stessa Fanpage, l’adolescente viveva con la propria madre e il compagno di lei, insieme ai 2 fratellini. Il giovane avrebbe riferito di essere stato cacciato da scuola perché vittima di bullismo da parte di un altro studente.
“Guidato da un angelo”
Agli agenti, aggiunge Fox59, il ragazzo avrebbe detto che per l’omicidio dei suoi fratellini, ha ricevuto l’incarico direttamente da Dio. In merito all’effettivo contenuto del compito ricevuto, il 13 enne non ne avrebbe fatto parola con nessuno, proprio per una promessa fatta da lui stesso al Signore. Al momento dell’omicidio, però sarebbe stato “aiutato da un angelo“. La tortura macabra del gatto, invece, sembrerebbe frutto di una ripicca da parte del giovane, poiché il felino lo aveva graffiato.
Il 13 enne si trova in un centro di detenzione minorile, in attesa di apparire in tribunale, accusato di due capi di omicidio. Un giudice gli ha ordinato di sottoporsi ad un perizia psichiatrica, con i pubblici ministeri che chiedono venga giudicato come un adulto.
