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Verissimo, Emanuele Filiberto sul funerale della Regina Elisabetta: "Ecco perché non sono andato"

Verissimo, Emanuele Filiberto giustifica l'assenza ai funerali di Elisabetta II

In un'intervista rilasciata a Verissimo, Emanuele Filiberto di Savoia ha rivelato perché non è andato al funerale della Regina Elisabetta e non solo.

Emanuele Filiberto di Savoia si è raccontato in una lunga intervista rilasciata a Verissimo, in quest’occasione ha spiegato perchè non è andato al funerale della Regina Elisabetta e ha ripercorso insieme a Silvia Toffanin alcuni momenti importanti della sua vita.

Verissimo, Emanuele Filiberto spiega perchè non ha partecipato al funerale della Regina Elisabetta

L’amatissimo Emanuele Filiberto di Savoia ha da poco compiuto 50 anni e per l’occasione ha scelto di rilasciare un’intervista a Verissimo, che è andata in onda nel pomeriggio di domenica 16 ottobre 2022 su Canale 5.

In quest’occasione, l’ex giudice di Amici, ha voluto giustificare al pubblico la sua assenza al funerale della Regina Elisabetta, ecco cosa ha dichiarato a riguardo:

“Purtroppo fino all’ultimo ho sperato di poter andare, ma ero positivo al Covid ancora fino al giorno prima, quindi ho preferito non andare”.

Emanuele Filiberto di Savoia su Re Carlo: “Credo che sarà un ottimo Re”

Emanuele Filiberto di Savoia nel corso dell’intervista ha raccontato qual è il suo legame con la Royal Family:

“Ho conosciuto Diana, conosco bene anche Re Carlo, ho conosciuto anche la Regina d’Inghilterra e devo dire che è una famiglia che a me piace molto, una famiglia molto bella.

È una famiglia molto semplice, Re Carlo è una persona molto colta, è un amante delle arti e dell’architettura, è molto in gamba, credo che sarà un ottimo Re“.

Emanuele Filiberto sul periodo dell’esilio: “Soffrivo la mancanza della mia patria”

Nell’intervista rilasciata a Verissimo, Emanuele Filiberto di Savoia ha parlato anche del periodo dell’esilio e a tal proposito ecco cosa ha dichiarato:

“Prima dell’esilio vedevo l’Italia da lontano, soffrivo la mancanza della mia patria, perchè anche se non sono nato in Italia, ho del sangue italiano.

Molti italiani venivano a Ginevra per incontrarci e dunque vedevo tutto questo e non potevo andarci.

È un po’ come vivere al di sopra del più bel negozio di cioccolata, ma la porta è sempre chiusa, hai l’odore, vedi i colori, vedi la gente, ma tu non puoi entrarci“.

E a queste parole ha aggiunto le seguenti:

“Stranamente ho rimosso questi anni d’esilio, per me è come se da sempre sono un uomo libero, posso andare e tornare dall’Italia”.