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Che cosa è il giorno dell'emancipazione?

giorno dell'emancipazione

Il giorno dell’emancipazione è una festa celebrata in America in memoria della definitiva liberazione degli schiavi del Texas il 19 giugno 1865.

Il giorno di Juneteenth, noto anche come Freedom Day o Emancipation Day, è una festa americana nata in modo non ufficiale, ma non per questo meno cara alla popolazione e in particolare dagli afroamericani. Si celebra ogni anno il 19 giugno per ricordare il cosiddetto giorno dell’emancipazione, cioè la data in cui, nel 1865, gli schiavi della cittadina di Galveston in Texas vennero a sapere che erano finalmente diventati liberi dal giogo della schiavitù. Se sei curioso di scoprire di preciso come è nata questa festività e come viene celebrata ogni anno, ecco tutto quello che devi sapere sull’argomento!

Il giorno di Juneteenth

La parola Juneteenth nasce dall’unione di “june” e “nineteenth” e quindi rimanda immediatamente alla data del 19 giugno, scelta come simbolo della fine della schiavitù e come giorno dell’emancipazione per eccellenza. Fu proprio in questa data, infatti, che nell’anno 1865 tutti gli schiavi seppero di essere finalmente liberi. Il Texas, particolarmente legato a questa festività, fu il primo Stato americano a riconoscere Juneteenth come festa ufficiale nel 1980; a partire dal 2011 anche molti altri Stati hanno aderito a questa festa che è ormai ufficiale in 30 Stati.

La storia del giorno dell’emancipazione

Anche se il giorno dell’emancipazione viene festeggiato in memoria del 19 giugno 1865, in realtà il Proclama di Emancipazione era stato reso ufficiale dal presidente Abraham Lincoln più di due anni prima, il 1 gennaio del 1863. Nonostante la formale liberazione degli schiavi del Sud, in Texas la schiavitù continuava di fatto a esistere a causa dello scarso controllo sul territorio texano da parte dell’Unione. Il 9 aprile 1965 l’esercito confederato del generale Robert E. Lee si arrese e fu proprio il 19 giugno di quell’anno che i soldati dell’Unione fecero il loro ingresso a Galveston, in Texas, per ufficializzare la notizia della fine della guerra civile e della definitiva libertà degli schiavi.

Il ritardo di ben due anni e mezzo nell’arrivo della notizia è probabilmente dovuto al fatto che le truppe a disposizione dell’Unione erano troppo scarse per consentire di far rispettare il Proclama di Emancipazione; solo alla fine della guerra ci furono abbastanza truppe per consentire di superare le ultime resistenze nel Sud. Insomma, finalmente il giorno dell’emancipazione era arrivato anche in Texas! Non è un caso, quindi, che la festa della liberazione degli schiavi venga festeggiata ancora oggi proprio in questa data che ha segnato un punto di svolta nella storia americana di tutti i tempi.

Le conseguenze dell’emancipazione

Gli schiavi del Texas, una volta ricevuta la notizia della loro effettiva liberazione, si trovarono a dovere fare i conti con una realtà completamente uova. Oltre a essere finalmente liberi di decidere della propria vita e di potersi spostare per riabbracciare la loro famiglia che non vedevano da tempo, ebbero anche l’esigenza di trovare un proprio posto nella società. Si è trattato di un momento davvero storico, a tal punto che i discendenti di quegli schiavi e l’intera società americana continuano a celebrare anno dopo anno il giorno dell’emancipazione come un vero e proprio punto di svolta per la società americana. Questa festività mira a ricordare con rispetto il dolore degli schiavi di quel tempo e a far riflettere sulle vicende della comunità afroamericana dal lontano 1865 a oggi.

La festa

Inizialmente i festeggiamenti del giorno dell’emancipazione andarono incontro ad alcune resistenze, soprattutto da parte di individui esterni alla comunità afroamericana. In alcune città si arrivò perfino a proibire l’utilizzo del suolo pubblico per la celebrazione, ma ciò non bastò a fermare il Juneteenth: i festeggiamenti si spostarono nelle chiese o nelle zone rurali al di fuori delle città, che inoltre offrivano il vantaggio di garantire tutto lo spazio necessario alla folla e alle manifestazioni legate al Juneteenth.

Oggi i festeggiamenti del 19 giugno sono l’occasione ideale per organizzare mostre e convegni sul tema della cultura afroamericana, ma anche concerti di musica jazz, spettacoli di danza e molto altro; insomma, nonostante le resistenze iniziali il giorno dell’emancipazione è ormai una festività ufficiale e sono numerosi gli eventi organizzati in questa data a livello cittadino e statale. Inoltre in pieno stile americano non possono mancare attività più spensierate come partite di baseball, battute di pesca, rodei e molto altro ancora. Il tutto viene completato da pic-nic che rappresentano un importante momento di convivialità e condivisione.

Un’occasione importante

Tra le tradizioni legate a questa festa c’è anche il pellegrinaggio annuale dei discendenti degli schiavi a Galveston, la località texana dove tutto ebbe inizio. Del resto il giorno dell’emancipazione è un momento fondamentale per portare avanti la consapevolezza del fenomeno della schiavitù, che in un passato non troppo lontano ha interessato moltissime persone in tutti gli Stati Uniti e ha influenzato profondamente anche i decenni seguenti della storia del popolo afroamericano. Come sempre, la storia è una grande maestra di vita; imparare dal passato è l’unico modo per costruire un futuro migliore libero da soprusi, anche se la strada da percorrere in molte parti del mondo è ancora lunga e difficile.