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Tutti i problemi del Museo Archeologico di Bari

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Il Museo Archeologico di Bari è un vero e proprio patrimonio. Peccato che abbia una serie di problemi che lo caratterizzano.

Il Museo Archeologico di Bari di Santa Scolastica è stato istituito nel 1875 con tantissimi reperti raccolti e portati in questo luogo dal Prof. De Rossi. Il Museo è stato poi aperto nel 1890 nella sede del palazzo ateneo dove è rimasto sino agli anni 2000. Qui moltissimi lasciti, donazioni e molto altro hanno arricchito la collezione di questo museo, considerato un vero e proprio patrimonio.

Come riporta il sito della Città Metropolitana di Bari, il Museo Archeologico di Santa Scolastica custodisce tantissimi reperti, ben 30 mila in una collezione molto diversificata e ampia.

La collezione del Museo

Ecco tutti i reperti che dovrebbe racchiudere e contenere il Museo:

  • materiale preistorico comprendente strumenti litici, ceramica impressa;
  • ceramica indigena geometrica dauna, peuceta e messapica;
  • ceramica apula di derivazione greca a vernice nera, sovradipinta, a figure rosse e dello stile di Gnathia;
  • ceramica greca, corinzia e attica;
  • terrecotte figurate e architettoniche;
  • sculture in pietra;
  • bronzi comprendenti vasi, armi, armature, utensili;
  • oreficerie;
  • epigrafi greche e latine;
  • monete greche, romane, bizantine, medievali e moderne;
  • gemme incise;
  • oggetti di osso e di avorio;
  • vetri e ambre.

Il Museo Archeologica si trova in una area davvero strategica e ottima in quanto è vicino al porto, proprio di fronte. Un luogo ideale considerando anche le moltissime navi – crociera che ogni giorno giungono portando tantissimi turisti che potrebbero approfittare delle bellezze del luogo.

Per sei anni, dal 1994 al 2000, il Museo è stato chiuso per una serie di lavori di adeguamento, lavori che, a quanto pare, non hanno mai visto la luce.

L’intervento di Striscia

Come si evince da un servizio andato in onda ieri sera durante il tg satirico di Striscia la notizia, realizzato da Pinuccio, il Museo è quasi inesistente. Se si decide di visitarlo, si scopre che ci sono solo tre reperti, per la precisione tre elmetti. Ci sono dei lavori di ristrutturazione da portare a termine e nessuno è intervenuto per migliorare la situazione. Lo spazio antistante il Museo è pieno di erbaccia. Le stesse recensioni sul sito di Tripadivsor parlano di un luogo non mantenuto nel modo corretto e come avrebbe dovuto essere. Nel servizio del tg satirico, Pinuccio ha parlato con il sindaco della città il quale ha parlato di una burocrazia inesistente.

L’entrata al Museo costa 5 Euro con la guida, in caso contrario l’ingresso è gratuito. Inoltre, il museo è in restauro e si possono vedere solo tre vasi e tre elmetti. Non c’è un info point a cui chiedere informazioni, il supporto multimediale così come l’audio video non funziona.

Il Museo Archeologico di Bari rappresenta l’ennesimo degrado di una burocrazia non adatta a soddisfare l’arte. E’ davvero un peccato perché così facendo un patrimonio artistico e culturale rischia di essere dimenticato e non valorizzato come davvero meriterebbe.