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Vivere all'estero: gli effetti collaterali che nessuno ti dice

Vivere all'estero

La direzione della vita punta verso New York o la Finlandia, il tuo obbiettivo è quello di vivere all'estero? Sarà tutto oro quello che luccica oppure no? Qual è la verità di chi vive all’estero?

Vivere all’estero che sia la grande mela New York o la Finlandia, chi non sogna una vita diversa in un posto che apparentemente è bellissimo! Cosa si nasconde realmente nella vita quotidiana di chi vive all’estero?

Troppo spesso siamo affascinati dall’idea di vivere all’estero, offuscati dalle nuove opportunità sotto il profilo finanziario, lavorativo, economico. L’estero rappresenta il punto dove realizzare sogni e speranze.

Esperienze mistiche racchiuse in un cofanetto contenente tanti se e ma. Cercheremo di dare una risposta alle tante domande che fugacemente attraversano la mente quando per scelta si decide di vivere all’estero.

Vivere all’estero: sentimenti contrastanti

Uno dei primi sentimenti che pervade l’animo è il senso di colpa. Già subito dopo il primo impatto allegro e positivo di vivere in un altro Paese, subentra il senso di colpa. Il pensiero di ciò che hai lasciato o di ciò che stai semplicemente perdendo, tipo: un matrimonio, un battesimo, una nascita piccole cose come un semplice compleanno, sembreranno una mancanza pazzesca.

Quando sentirai gli amici, i parenti per telefono alla domanda “quando torni” il cuore ti si stringe, perché spesso dovrai rispondere: non so? Non posso?

Vivere lontani nasconde troppi silenzi. Essere lontano dai genitori e dai propri amici, in alcuni casi può pesare come la Spada di Damocle.

Vivere all’estero: un desiderio che non trova pace

Purtroppo, se nel vostro animo il desiderio di vivere all’estero è presente, sarà difficile placarlo. Il desiderio di cambiare vita, di non gettare l’ancora, sarà sempre presente come un nodo alla gola.

È una sfera in cui c’è chi riesce a stabilirsi in un altro Paese e a trovare un equilibrio “perfetto”, e chi non riesce a mettere radici.

Ci sono persone che hanno un senso di libertà così forte da non riuscire a restare fermi nello stesso tempo troppo a lungo. Loro semplicemente non appartengono a nessun posto, ma è il mondo stesso nella sua vastità a rappresentare quel bisogno d’identità che si chiama “casa”.

Vivere all'estero

Vivere all’estero: lasciarsi dietro alle spalle le lacrime

Diciamo in fondo un po’ di verità di base: vivere all’estero è una scelta egoistica. Mettere in primo piano i propri sogni, il desiderio di vivere lontani da tutti e tutto, in realtà contiene striature nettamente dettate dall’amor di sé.

Troppo presi dalla voglia di andare da non voltare lo sguardo verso la famiglia, o gli amici, o una ragazzo/a, che pur di farvi contenti maschereranno alla buona la tristezza, la malinconia dovuta al distacco. Una delle frasi tipiche che spesso si dicono in queste circostanze è la seguente: “Se sei felice tu, lo siamo anche noi”.

Vivere all'estero

Vivere all’estero: i sacrifici non mancheranno

Bisognerà fare i conti con gli amici che con il tempo perderete. Purtroppo, la lontananza non vi permetterà di curare le vecchie sfere affettive, tanto che poi faranno parte dei ricordi. Di certo, è un processo comune a tutti, ma la lontananza ne amplifica gli effetti.

Impossibile restare nella vita di tutti, non riuscirai mai a coprire tutti i buchi, ti perderai sempre un compleanno o una festa qualsiasi.

Vivere all’estero: farai i conti con la solitudine

Sicuramente riuscirai a creare nuove amicizie, conoscenze, (forse) non paragonabili agli amici con cui sei cresciuto, con cui hai diviso parte di vita.

Vivere all’estero significa rinunciare alle proprie radici. Ne vale la pena oppure no? Questa è una scelta personale! Possiamo immaginare gli affetti che perderete. Certamente non possiamo sapere gli eventi pazzeschi che possono influire nella vostra vita capovolgendola.