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Bambini morti in piscina, è allarme: l’attenzione sulla sicurezza

Allarme bambini morti annegati in piscina

Ogni anno muoiono moltissimi bambini annegando nelle piscine. I possibili interventi per la sicurezza.

Ogni anno muoiono moltissimi bambini annegando nelle piscine, soprattutto quelle casalinghe. Un argomento di cui si parla troppo poco, ma che dovrebbe puntare l’attenzione sulla sicurezza.

Bambini morti in piscina, è allarme: i casi aumentano

Ogni anno moltissimi bambini perdono la vita annegando in una piscina, in modo particolare nelle piscine di casa. Tragedie che potrebbero essere evitate, se si decidesse di investire di più sulla sicurezza, con regole più severe. La morte dei bambini nelle piscine è un argomento di cui si parla poco, ma in realtà è un vero e proprio allarme, perché i casi continuano ad aumentare. Durante questa estate, purtroppo, ci sono state moltissime morti avvenute nelle piscine. Dal bambino di 2 anni morto dopo essere caduto nella piscina della sua abitazione a None, in provincia di Torino, fino al bambino di tre anni, figlio di una coppia di tedeschi, morto nel complesso residenziale Costa del Sole di Lazise, in provincia di Verona. Si va avanti con il piccolo Francesco, morto a soli due anni, dopo essere uscito di casa da solo ed essere finito nella piscina, nel tentativo di prendere uno dei giochi presenti in acqua. Un altro bimbo è morto a soli due anni a Vicenza, nella piscina di un’abitazione privata, e uno di due anni e mezzo è annegato nella piscina di casa a Lecce. I casi sono così tanti, solo durante l’estate 2023, che è davvero impossibile elencarli tutti. L’ultima tragedia è avvenuta nella piscina di una casa a Santa Venerina, in provincia di Catania. Un bambino di tre anni stava giocando in compagnia di una sua amichetta, mentre la nonne era in cucina. Il piccolo è annegato in pochi centimetri di acqua, dopo essere caduto in una piccola piscina.

Ogni anno sono tra le 300 e le 350 le persone che perdono la vita in incidenti in mare, fiumi, laghi, canali e piscine. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità ogni anno nel mondo si registrano oltre 320.000 annegamenti. Più della metà delle vittime ha meno di 25 anni. Il dato allarmante, confermato anche da questa estate che è stata costellata da questo tipo di tragedie, riguarda l’annegamento dei bambini nelle piscine di casa. È importante sottolineare che la tempestività dell’intervento in questi casi è fondamentale, perché per annegare bastano dai 3 ai 6 minuti. I bambini più piccoli sono quelli più a rischio, perché possono trovarsi in difficoltà già in pochi centimetri di acqua e non sempre riescono a chiedere aiuto. Per questo i bambini devono sempre essere sorvegliati, sia quando sono dentro l’acqua che quando sono fuori, nei pressi di una piscina.

Bambini morti in piscina: i possibili interventi e la speranza di una legge per la sicurezza

Gli adulti devono seguire qualche piccolo consiglio fondamentale per la sicurezza dei bambini, che devono sempre essere sorvegliati. Le vasche e le piscine gonfiabili dovrebbero sempre essere svuotate, in modo da non avere rischi. Viene consigliato anche di proteggere i bocchettoni e far mettere la cuffia ai bambini per fare in modo che i capelli non si impiglino. Le piscine di casa dovrebbero essere recintate, ma in Italia manca una legge per la sicurezza delle piscine, che visti i numeri allarmanti dovrebbe diventare una priorità per il Governo. In alcuni Stati americani è obbligatorio recintare le piscine delle case privati. Una legge del genere potrebbe sicuramente essere di grande aiuto per diminuire i casi di morti per annegamento ed è per questo che si spera che la politica italiana possa intervenire per creare un regolamento adatto dedicato alla sicurezza delle piscine domestiche, e non solo. L’Italia è un paese in cui gli strumenti salvavita nelle piscine non sono obbligatori, ma dove il numero delle morti per annegamento, che potrebbero essere evitate, è in continua crescita. Eppure esistono molti strumenti salvavita che possono essere incredibilmente utili in questo senso, come le coperture scorrevoli, in grado di coprire la superficie della piscina per evitare caduti accidentali. In questo caso anche la tecnologia può essere d’aiuto, grazie a prodotti come i sensori di movimento da mettere sott’acqua o allarmi con rilevamento collegati ai braccialetti. È consigliabile a tutti coloro che hanno una piscina privata di scegliere un metodo per occuparsi in modo opportuno della sicurezza, nella speranza che presto venga proposta una legge che potrebbe essere in grado di salvare moltissime vite.