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Berlusconi incandidabile, perché?

Berlusconi è incandidabile

Il leader di Forza Italia è incandidabile alle prossime lezioni politiche. Ecco le motivazioni.

Con le elezioni del 4 marzo 2018, i candidati di ogni schieramento politico sono stati presentati. Tutti, in realtà, tranne uno. Forza Italia, infatti, sebbene stia conducendo la propria campagna elettorale per mano del Presidente, Silvio Berlusconi, non ha ancora svelato il nome del suo candidato premier. Come risaputo, infatti, Berlusconi non può ricoprire tale ruolo, essendo stato dichiarato non idoneo al ruolo. Ma per quale motivo Berlusconi è incandidabile? Ecco le motivazioni.

Perché Berlusconi è incandidabile

Alla base della decisione di condurre la campagna elettorale di Forza Italia ma di non essere il candidato leader del partito, non c’è alcuna scelta. Berlusconi è incandidabile a seguito di una sentenza che lo ha visto condannato a sei anni di reclusione per il processo Mediaset. Il reato è quello di frode fiscale che prevede, appunto, una pena concordata a sei anni. Di questi, però, tre vengono cancellati a seguito dell’indulto promulgato nel 2006. Una pena definitiva a più di due anni di carcere, dunque, impedisce a un deputato di essere candidato, a prescindere da quanti anni riesca a scontare per ragioni terze. A dirlo è la Legge Severino del 2012.

La legge Severino

La legge Severino, che prende il nome da Paola Severino, Ministro della Giustizia dell’ex governo Monti, è un piano normativo che mira a contrastare la corruzione. I punti della legge sono diverse. In generale, però, il corpus della legge prevede che un incarico pubblico debba essere sospeso per un periodo minimo di diciotto mesi in caso di condanna, anche in primo grado per corruzione, concussione, peculato o abuso d’ufficio. L’incarico può essere ricoperto fino a sentenza conclusa, ma può decadere una volta eseguita la condanna.

Il caso Berlusconi

La condanna per frode fiscale di Silvio Berlusconi rientra, dunque, nei casi previsti dalla Legge Severino. La sentenza di incandidabilità scatta nel momento in cui la condanna è messa, e la sospensione dell’incarico ha durata di sei anni. Nel caso specifico, Berlusconi è incandidabile dal 2013 e rimarrà tale fino al 2019. Da subito, infatti, è decaduta la sua carica da senatore e la sua interdizione all’incarico pubblico. Il leader di Forza Italia ha poi fatto ricorso alla corte di Strasburgo in quanto la pena è stata applicata per una sentenza passata. Dopo la prima udienza tenutasi a novembre, si aspetta il verdetto definitivo nei prossimi mesi.

La campagna elettorale

La campagna elettorale di Silvio Berlusconi, dunque, non può portare ad alcun incarico, né tanto meno alla presidenza del Consiglio. Il leader di Forza Italia ha, però, già sottolineato come sia pronto il nome del candidato premier. Per ufficializzare la notizia, però, si attende, a quanto pare, il sì definitivo del successore.