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Coprifuoco, Viola: "Spostarlo alle 23 non cambia nulla sui contagi"

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In attesa delle decisioni del Governo, l'immunologa Viola dice: "Coprifuoco alle 23 non cambierebbe nulla per i contagi ma aiuterebbe molte persone"

Lunedì 26 Aprile 2021 è una data molto attesa. In quel giorno, dopo settimane di restrizioni, diverse Regioni potrebbero tornare in zona gialla. Questo significherebbe respirare un po’ di quella libertà che tanto ci manca. Nel pomeriggio di martedì 20 Aprile Governo e Regioni discuteranno proprio sulle riaperture. L’incontro sarà preceduto da una riunione del Comitato Tecnico Scientifico e seguito, mercoledì o giovedì, dal Consiglio dei Ministri sul Decreto.

In tutto sono undici le Regioni (più Trento e Bolzano) che aspirano alla zona gialla mentre il tasso di positività è ancora al 6 per cento. L’immunologa dell’Università di Padova, Antonella Viola, ha pubblicato sui social la sua opinione circa il possibile allentamento delle restrizioni anti-Covid. “Sono piccoli passi che vanno incontro alle esigenze di tante persone” scrive la dott.ssa Viola “e che farebbero la differenza”.

Coprifuoco, Viola: “Aiuterebbe molte persone”

L’immunologa sostiene che spostare il coprifuoco in là di un’ora, alle 23.00, “permetterebbe ai ristoratori che stanno investendo nelle strutture all’aperto di affrontare con maggiore fiducia la ripartenza. Così come aiuterebbe il mondo dello spettacolo, duramente colpito dalle restrizioni. E non cambierebbe invece nulla dal punto di vista dei contagi, a patto che continuino i controlli”.

Sono giorni molto importanti in cui molte categorie sperano di poter tornare a lavorare con più continuità. La speranza è che questo possa accadere presto e irreversibilmente.

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