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Covid, morto il pugile Bepi Ros: la “roccia del Piave” vinse il bronzo alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964

Bepi Ros

Il pugile Bepi Ros, medaglia olimpica di boxe a Tokyo 1964, è morto al Covid Hospital di Vittorio Veneto dopo essere risultato positivo al coronavirus.

Il pugile Bepi Ros, medaglia olimpica di boxe a Tokyo 1964, è morto al Covid Hospital di Vittorio Veneto dopo essere risultato positivo al coronavirus.

Covid, morto il pugile Bepi Ros: la “roccia del Piave” vinse il bronzo alle Olimpiadi di Tokyo nel 1964

Nella mattinata di giovedì 17 febbraio, il pugile Giuseppe “Bepi” Ros è deceduto presso il Covid Hospital di Vittorio Veneto, in provincia di Treviso, dopo aver contratto il SARS-CoV-2. L’uomo, soprannominato “la roccia del Piave”, è scomparso a soli sei giorni di distanza dal fratello Ernesto, ucciso dal virus al pari del pugile. A quanto si apprende, il corpo dell’atleta che aveva vinto la medaglia olimpica di boxe a Tokyo 1964 era gravato da anni dall’Alzheimer, malattia di cui soffriva da tempo.

Il prossimo settembre, Bepi Ros avrebbe compiuto 80 anni. L’uomo lascia le figlie Maria e Patrizia e la moglie Maria.

Il ricordo della figlia Mary e del sindaco di Susegana

In seguito alla scomparsa del pugile, la figlia Mary ha deciso di ricordarlo con le seguenti parole: “Mio padre era un uomo solare che nell’anima è rimasto sempre un pugile. Forte e determinato. Nonostante la malattia non ha mai dimenticato quel mondo e spesso ricordava aneddoti delle competizioni o degli allenamenti”.

Il sindaco di Susegana, Vincenza Scarpa, invece, ha dichiarato: “Non avevo avuto modo di conoscerlo ma da quello che mi raccontano le persone che lo hanno conosciuto e lo stimavano, Bepi Ros era il classico ‘gigante buono’, dotato di una forza fisica pari alla sua bontà”.

I funerali di Bepi Ros si terranno nella giornata di lunedì 21 febbraio, alle ore 10:30, nella chiesa di Santa Maria del Piave.

Carriera della “roccia del Piave” Bepi Ros

Bepi Ros era stato soprannominato la “roccia del Piave” per sottolineare la sua potenza fisica che gli permise di portare a termine la sua carriera nella box con un solo incontro perso per ko tecnico. Da dilettante, partecipò alle Olimpiadi di Tokyo, vincendo la medaglia di bronzo nei pesi massimi.

Nel 1963, è stato campione mondiale dei militari mentre, nel 1964, riuscì a ottenere il suo primo titolo italiano che conservò tra il 1970 e il 1973.

Nel corso della sua carriera, il pugile ha disputato 60 incontri, vincendo 42 incontri. Di questi, 24 vennero vinti per ko.

Dopo aver lasciato la boxe, Bepi Ros ha svolto diversi lavori come carrozziere oppure operatore ecologico in comune. Con la pensione, infine, aveva cominciato ad aiutare la moglie Maria presso il “Bar ai Casoni” che la donna gestisce.