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Coronavirus, a Sora corsa clandestina di cavalli: indagati

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Nel giorno di Pasqua si è svolta una corsa clandestina di cavalli in barba anche ai divieti per coronavirus. Aperta un'indagine.

Il coronavirus a Sora non ferma le attività illegali come la corsa clandestina di cavalli: così un gruppo di persone, oltre a eludere i controlli per la quarantena dovuti al covid-19 si è concessa una corsa illegale nel giorno di Pasqua. Tutto è potuto avvenire anche grazie alle strade deserte a causa del blocco per il coronavirus così da poter organizzare una corsa clandestina di cavalli nel giorno di Pasqua. L’incredibile performance è stata immortalata da alcuni cellulari ed il video diffuso sui vari gruppi WhatsApp e Messenger suscitando reazioni di sdegno da parte della comunità di Sora. La corsa si è svolta nel pomeriggio di domenica di Pasqua, intorno alle 16, lungo una deserta via Barca San Domenico.

Coronavirus a Sora corsa clandestina di cavalli

Sulla corsa clandestina di cavalli a Sora, nonostante i divieti da coronavirus, adesso indagano le forze dell’ordine che vogliono far chiarezza su quanto accaduto. Numerosi i video che sono circolati in rete insieme allo sdegno dei cittadini che hanno invocato pene esemplari e severe. “Non vogliamo che come al solito restino impuniti” – ha scritto qualcuno sui social. Alcuni video sono stati pubblicati sui social addirittura dagli stessi “organizzatori” della corsa clandestina. Secondo alcune indiscrezioni, proprio in queste ore, alcuni membri della famiglia rom sarebbero stati fermati.

Intanto, il bilancio da coronavirus a Sora sale a 36 cittadini positivi: due nuovi casi uomo di anni 27 e donna di 91. E 65 persone sono in sorveglianza domiciliare. A comunicare i numeri ai suoi concittadini è stato il sindaco Roberto De Donatis durante la sua consueta diretta social dal palazzo comunale.

Coronavirus a Sora: il bilancio

E in merito ai suoi due ultimi concittadini positivi al coronavirus ha detto: “Uno posso già dire che non ci preoccupa in modo particolare perché parliamo di un ragazzo di 27 anni che è stato contagiato all’interno di un cluster familiare. L’altro caso è una donna di anni 91 che ipotizzo essere stata avvicinata, per affetto immagino, da una persona negli ultimi 15 giorni, con coronavirus”.