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Coronavirus, il padre era in ospedale per tumore ma è morto di Covid

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Il padre di Claudia era in ospedale per un tumore, ma è stato contagiato in reparto ed è morto di coronavirus.

Tragedia a Teramo, dove un uomo ricoverato in ospedale per un tumore è stato contagiato dal Covid ed è morto per coronavirus. Il padre di Claudia era stato dimesso soltanto pochi giorni prima del decesso ed era in attesa di una biopsia. All’interno del nosocomio, però, c’era un medico contagiato e forse anche il padre della donna avrebbe preso il virus all’interno del reparto. La Procura ha aperto un fascicolo per chiarire cosa possa essere accaduto nell’ospedale, ma al momento non ci sono indagati. La giovane abruzzese è venuta a conoscenza del medico contagiato grazie a i giornali e adesso chiede giustizia per la morte di suo padre.

Coronavirus, in ospedale per tumore

In tutto l’ospedale Mazzini di Teramo i contagiati sono circa un centinaio, 13 dei quali sono infermieri e 2 sono medici. Claudia racconta come tutto sia iniziato nel mese di marzo, quando suo padre è arrivato nel reparto di oncologia dell’ospedale per un tumore: da lì avrebbe contratto il coronavirus.

“Mio padre aveva 71 anni – ha raccontato Claudia, una giovane mamma abruzzese a Fanpage -: a inizio marzo è stato ricoverato perché, dopo un esame toracico, gli è stata riscontrata un’embolia polmonare che successivamente risulta essere un tumore alla pleura. Viene spostato nel reparto di oncologia – spiega ancora Claudia- nel quale però era già presente un paziente con un tampone positivo al Covid-19″. Ma i familiari ancora non sono a conoscenza di questo dettaglio. Il padre viene quindi dimesso in attesa della biopsia.

Arrivato a casa, però, pochi giorni dopo il padre di Claudia inizia a sentirsi male. “Inizia ad avere debolezza e inappetenza. Ci sembrava strano – racconta la figlia -, così mia madre contatta il reparto, dal quale le dicono che è il normale decorso della malattia”.

Il 20 marzo, però, Claudia legge su alcuni giornali locali “che nello stesso reparto di oncologia c’è un medico positivo al Covid-19“, ma viene rassicurata sul fatto che in ospedale è stato già avviato il protocollo necessario. Forse qualcosa è andato storto. “Arriviamo al 22 marzo – prosegue ancora Claudia -, quando mio padre si sente male e ha una forte crisi respiratoria“. Infine, il 25 marzo arriva l’esito positivo al tampone. “Da quel momento possiamo comunicare con lui solo per telefono, ma il 27 marzo muore poche ore dopo essere stato sedato perché si agitava troppo. Non riusciva a respirare e avendo quel problema non potevano intubarlo”.

La famiglia è sconvolta da quanto accaduto. La stessa Claudia chiede giustizia: “Non riuscivo a crederci, sembrava una situazione surreale. Un padre che va in ospedale per un tumore e ne esce morto di Covid“. Rivolgendosi a chi ha vissuto una situazione simile, Claudia conclude spiegando di “non lasciare che i propri familiari vengano dimenticati, sperando che non succedano più delle cose del genere”.