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Coronavirus, in Sicilia più controlli per le spiagge libere

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Nuove misure di sicurezza e contrasto al coronavirus per le spiagge libere della Regione Sicilia. Attrezzature e collaborazione con Protezione civile.

Per la sicurezza anti-coronavirus delle spiagge la Sicilia investe 2,5 milioni di euro. Nuove attrezzature anche per i disabili. Misure restrittive elevate per scongiurare una nuova ondata di contagi.

Coronavirus, spiagge in Sicilia: più controlli

Maggiori controlli, ma anche nuovi servizi per scongiurare una nuova ondata da coronavirus. Con lo stanziamento di 2,5 miliardi, la Regione Sicilia punta ad attrezzare tutte le spiagge libere di 126 Comuni per la prevenzione da contagio. Questo, quanto deliberato dal governo Musumeci, per le misure anti-covid e per il rilancio dell’attività turistico-ricettiva dell’isola.

L’atto, proposto dagli assessorati all’Ambiente e alla Salute e che prevede la collaborazione dell’Anci Sicilia, vuole dare una “nuova vita” alle spiagge pubbliche, dotandole di tutti i servizi necessari per garantire ai bagnanti il relax in piena sicurezza.

Novità per le spiagge libere

Sulle spiagge arriveranno i kit per la sanificazione, una cartellonistica informativa sulle norme anti contagio, segnaposto per la distanza tra ombrelloni.

A questi, si aggiungono percorsi dedicati all’accessibilità al mare per i diversamente abili e l’implemento della videosorveglianza e controlli da parte della polizia locale con un fondo apposito dedicato all’integrazione oraria.

Il lavoro della protezione civile e la Regione

Il progetto coinvolge anche la Protezione civile siciliana. Tutte le attività prevedono anche un lavoro in sinergia con i volontari del dipartimento regionale.

Impegno preso e mantenuto – dice l’assessore regionale all’Ambiente, Toto Cordaro anche con riferimento al contributo economico ai Comuni costieri della Sicilia per la gestione delle spiagge libere in tempo di Covid. Abbiamo operato con l’Anci regionale, consapevoli della centralità del ruolo della Regione e della serietà delle azioni che ha portato e continuare a portare avanti il governo Musumeci nell’interesse esclusivo dei siciliani”.

L’assessore regionale alla Salute Razza, inoltre, ha aggiunto che “appena tre mesi fa, in pieno lockdown immaginare una stagione balneare era ambizioso, se non addirittura impossibile. Oggi, grazie alle misure di contrasto al virus adottate dal presidente Musumeci, la Sicilia viene percepita come un territorio sicuro, ma occorre sempre mantenere alta la guardia per non vanificare quanto fatto da tutti nei momenti più difficili dell’emergenza. Questo progetto completa, di fatto, il percorso avviato con il protocollo turistico-sanitario Sicilia SiCura, puntando a una accessibilità alle spiagge libere che deve essere comunque associata al rispetto delle regole”.