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Coronavirus, a Torino in 400 attendono il tampone all’Amedeo di Savoia

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Paura di contagi a Torino. La richiesta di tamponi specialmente per chi torna dai paesi a rischio è aumentata. In 400 attendono all’Amedeo Savoia.

In Piemonte la paura dei contagi è ritornata. Per questo motivo, l’assessore alla sanità della regione Piemonte Icardi ha chiesto a tutte le Asl di eseguire il tampone a Torino senza prenotazione. Un’emergenza senza precedenti che ha imposto al Piemonte di rispondere prontamente a quella che la priorità al fine di tenere sotto controllo i contagi. Nei prossimi giorni saranno effettuati ben 400 tamponi all’ospedale Amedeo di Savoia. Il clima dei prossimi giorni poco rassicurante e l’impossibilità di far aspettare tutte quelle persone fuori, ha richiesto al comune l’urgenza di cercare un palestra che sia nei pressi dell’ospedale.

a Torino 400 persone faranno il tampone

L’assessore alla sanità della regione Piemonte ha chiesto un grande impegno ad aziende e istituzioni al fine di organizzare un accesso diretto sul modello di Torino, agevolando in questo modo una risposta veloce ed uno smaltimento delle code che possa essere fatto in giornata.

Il direttore generale dell’Asl di Torino Carlo Picco ha confermato a questo proposito: “E’ evidente che se all’Amedeo di Savoia arrivano quattrocento persone in un mattino e di queste la metà sono cittadini che appartengono ad altre Asl, vuol dire che il sistema di prenotazione è insufficiente.” Una risposta celere quindi da parte della regione Piemonte che si sta preparando anche per un possibile incremento dei tamponi anche in vista dell’esodo di giovani che sta rientrando dai Paesi a rischio come Croazia e Malta.

Tamponi anche a Malpensa

Ci sarà inoltre nei prossimi giorni una grossa novità per tutti i piemontesi che rientrano dalle vacanze da questi paesi a rischio. L’assessore alla sanità della Lombardia Gallera da sempre in prima linea nella lotta contro il Coronavirus, ha dato una risposta positiva all’assessore Icardi predisponendo per tutti i piemontesi che rientrano da Malpensa il tampone presso il dipartimento delle malattie infettive. Pur non essendo un vero e proprio “Punto Covid”, il direttore generale dell’Asl Carlo Picco ha dato istruzione di partire per rafforzare il lavoro dei lombardi