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Positivi rientro Sardegna, il 59% presentava sintomi. Lo dice il Lazio

Fase di controllo con tamponi sui traghetti

Secondo un report inviato al Ministero della Salute, più della metà dei contagiati di ritorno dalla Sardegna presentava sintomi.

Il quotidiano romano Il Messaggero è entrato in possesso di un report che si è proposto l’obbiettivo d’indagare l’evoluzione epidemiologica sui positivi in rientro dalla Sardegna. Un insieme di dati e percentuali che dalla Regione Lazio è pronto ad arrivare sul tavolo del Ministero della Salute. Su “764 casi con link epidemiologico alla regione Sardegna” è scritto nel dossier a cura del Servizio regionale per la sorveglianza delle malattie infettive (Seresmi) e dal laboratorio di virologia dell’istituto Lazzaro Spallanzani – “449 (59%) sono casi con sintomi». E, con questi dati alla mano, la Regione Lazio avanza la seguente lettura: più della metà dei positivi di ritorno dalla Sardegna presentavano sintomi già prima della partenza, e che il sistema di controllo e prevenzione in tale circostanza abbia fallito. Si tratta dell’ennesimo nodo nello scontro che Regione Lazio e Sardegna hanno intrapreso sulla gestione dei tamponi per i vacanzieri in rientro. Una bozza d’accordo interregionale Lazio-Sardegna mai entrata in vigore.

Positivi Sardegna, i dati rivelatori

Il fresco report che si spera venga attenzionato dal Governo comunica altri dati importanti circa la situazione che si è venuta a creare nell‘estate in Sardegna, in particolar modo sul versante della Costa Smeralda, e che l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato paragona al match Atalanta-Valencia come detonatore della diffusione di massa del Coronavirus.

Per esempio, aggiunge Il Messagero, l’analisi dei dati ci dà la misura dell’effettiva efficacia del sistema del contact tracing visto che il 43% dei positivi in Sardegna è stato scoperto tramite la ricostruzione della catena del contagio. Una percentuale che chiama direttamente in causa i provvedimenti del Ministero della Salute per l’obbligatorietà dei tamponi dal rientro dalla Sardegna, misura già adottata per tutti coloro che ritornavano da Spagna, Grecia, Croazia e Malta. Alessio D’Amato, in virtù di queste considerazioni, ha avallato l’idea del tampone aeroporto in partenza attraverso un drive-in a Fiumicino.

Su un totale di 2.233 casi Covid nel Lazio con data del tampone tra il 1 e il 28 agosto”, si legge nel dossier spedito al Ministero guidato da Roberto Speranza, il 34% ha un link epidemiologico con la Sardegna. I vacanzieri in Sardegna hanno fatto ritorno per il 70% in traghetto, 28% in aereo e 2% con mezzi privati.