Vezzeggiare non è un termine molto usato al giorno d’oggi. È caduto un po’ in disuso ma si può ancora trovare in alcuni testi o nei cruciverba. Particolare è la sua etimologia e il fatto che presenta pochi sinonimi e contrari. È un verbo che può essere utilizzato sia transitivamente che intransitivamente.
Vezzeggiare
Vezzeggiare è un verbo che può essere utilizzato sia in modo transitivo che intransitivo. Nel primo caso il suo significato è trattare amorevolmente con carezze o complimenti. Nel secondo caso invece vuol dire scherzare piacevolmente. Utilizzato al riflessivo vuol dire prendersi eccessivamente cura di sé. Non è più un termine di uso comune però può essere spesso ritrovato in testi o nei cruciverba.
La prima attestazione del termine è datata al XVI secolo. Deriverebbe dal termine “vezzo” (dal latino VITIUM). Quest’ultimo viene di solito utilizzato per indicare un’abitudine non sana. Ma nel suo senso figurativo vuol dire carezza o gesto amorevole. Ovvero proprio quei gesti che servono per dare cattive abitudini ai bambini. Spesso per vezzo si è inteso anche l’ornamento. Cioè quegli oggetti, come collane o altro, che le persone si mettono per dimostrare di prendersi cura di sé. In Francia, per esempio, nel XVI secolo ci si applicava un “vezzo” sul viso: un neo finto.
Coloro che ricordano ancora la grammatica insegnata loro alle elementari, verrà in mente il “vezzeggiativo“. Questo è il caso in cui un aggettivo, un sostantivo e a volte anche dei verbi mutano la loro desinenza per esprimere affetto. Solitamente si aggiunge alla radice “-etto”, “-ino” e “-uccio”. Sempre vezzeggiativo è l’uso per cui si abbreviano i nomi delle persone care, come “Peppe” per “Giuseppe”.
Cruciverba e vezzeggiare
Il cruciverba, o parole crociate, è uno dei giochi enigmisti più diffuso al mondo. Nella sua forma più semplice prevede l’inserimento di determinate parole che corrispondano alle definizioni in una griglia quadrata o rettangolare di caselle bianche e nere. Le caselle nere servono per segnalare l’interruzione i una parola o la divisione tra due.
Le parole vanno scritte lettera per lettera nelle caselle bianche, sia in senso orizzontale che verticale. Ovviamente si andranno a creare degli incroci e le parole dovranno comunque avere senso compiuto e rispettare le definizioni. Esistono parole crociate semplici e alcune che sono praticamente impossibili da terminare.
Un consiglio utile è quello di iniziare sempre dalle parole più brevi. Sfruttare al massimo gli incroci specialmente quando non si è certi di una definizione. È sempre meglio utilizzare una matita piuttosto che una penna dal momento che è più semplice da cancellare. Sono un passatempo molto divertente in particolare sotto l’ombrellone.
Soluzioni di vezzeggiare in un cruciverba
Una delle cose più impegnative del cruciverba è proprio il fatto che l’italiano prevede dei sinonimi. Le risposte infatti non sono quasi mai certe almeno fino a quando non si ha una corrispondenza con un incrocio. Si passano anche delle ore, nel caso dei più caparbi, a cercare di inserire una parola che sembra assolutamente giusta.
Vezzeggiare non è un termine che offre molti sostituti. Come contrari presenta maltrattare, malmenare o strapazzare. Mentre come sinonimi presenta:
- accarezzare
- adulare
- arruffianarsi
- blandire
- circuire
- coccolare
- lusingare
- viziare
- diminutivo
Quest’ultimo è quello che maggiormente viene utilizzato nei cruciverba ed è l’equivalente del caso grammaticale del vezzeggiativo.
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