La seconda ondata Covid avrà un costo economico molto alto. “L’ultimo posto dove ci si contagia è l’ambiente di lavoro – ha spiegato Eugenio Massetti, presidente di Confartigianato Lombardia -. “Gli imprenditori hanno sostenuto uno sforzo eccezionale per rendere sicure le imprese e rispettare i protocolli anti Covid-19: tutti sono consapevoli della gravità della situazione che stiamo vivendo. Tutti hanno speso per dotare i dipendenti dei dispositivi di protezione individuale adeguati e garantire le giuste distanze: chi lavora e chi produce non può e non deve subire un secondo lockdown”.
Covid, il costo della seconda ondata
“La stima è di una crescita di 20 miliardi in meno da qui al 2021 – continua Massetti -. È già una cifra allarmante che conferma quanto sostengono gli imprenditori: un secondo lockdown non si potrebbe reggere”. E ancora: “Colleghi imprenditori vivono con tensione. Sono consapevoli che la salute, la vita viene al primo posto e proprio per questo hanno messo in campo tutto il possibile per rendere sicuri gli ambienti di lavoro. A settembre iniziavano a raccogliere qualche risultato positivo: una seconda chiusura delle attività produttive provocherebbe una pandemia da lavoro, con fallimenti di diverse aziende e costi insostenibili per lo Stato in termini di assistenzialismo. Si rischia la bancarotta“.
Le aziende sono state infatti provate dal primo lockdown e un secondo, ritiene l’autorevole presidente di Confartigianato Lombardia, potrebbe mettere la parola fine sulla nostra economia. “Con difficoltà, ma molte si stavano rialzando – prosegue -. Ad agosto la manifattura e la vendita al dettaglio si era riportata in termini di produzione ai livelli di febbraio, prima del Covid. Settembre ha fatto segnare una ripresa del 20% del fatturato rispetto al calo dei mesi precedenti del 70-80% soprattutto nei settori che lavorano per commercio e turismo. La manifattura era in crescita, così come l’edilizia grazie al traino del Superbonus 110%. Nuove restrizioni rischiano di frenare questo trend”.