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Coronavirus, moglie segregata per giorni: marito credeva fosse infetta

Coronavirus moglie segregata

Un uomo ha tenuto la moglie segregata per giorni in bagno per paura che avesse il coronavirus: gli agenti della Polizia l'hanno liberata.

La psicosi generata dalla diffusione del coronavirus può portare a gesti estremi, ed è quello che è successo ad un uomo in Lituania: costui ha tenuto la moglie segregata in bagno per diversi giorni per la paura che fosse infetta.

Coronavirus: moglie segregata dal marito

Il timore che la donna avesse contratto l’infezione gli è giunto dopo che lei aveva avuto un incontro con una persona di nazionalità cinese proveniente dall’Italia. La nostra nazione è infatti quella che in Europa conta più contagi (e nel mondo è superata soltanto dalla Corea del Sud, oltre che ovviamente dalla Cina) e questo è bastato all’uomo per dedurre che la moglie avesse preso il virus.

Per evitare quindi che la contagiasse, ha deciso di chiuderla in bagno per giorni senza farle avere contatti con lui e con l’esterno. Fortunatamente la donna, dopo giorni di reclusione e segregazione, è riuscita a chiamare gli agenti della Polizia e lanciare l’allarme. Costoro, dopo aver fatto irruzione nella sua abitazione di Vilnius, l’hanno liberata e chiesto spiegazioni al marito.

Quest’ultimo si è giustificato dicendo di aver agito in quel modo su indicazione dei medici. Ha infatti assunto che il personale sanitario gli avesse chiesto di tenere la moglie in isolamento per limitare la diffusione del Covid-19. A dimostrazione che le sue fossero soltanto teorie, gli operatori hanno effettuato un tampone su di lei per vedere se davvero avesse contratto l’infezione. I risultati hanno dato esito negativo.