L’appello di Burger King che invita a ordinare i panini da McDonald’s durante il lockdown ha spiazzato tutti e infiammato i social. Ecco perché.
We know, we never thought we’d be saying this either. pic.twitter.com/cVRMSLSDq6
— Burger King (@BurgerKingUK) November 2, 2020
Burger King: “Ordinate i panini da McDonald’s!”
In vista del secondo lockdown in Inghilterra – che partirà il 5 novembre e durerà un mese – la nota catena di fast food Burger king spiazza tutti e pubblica un insolito appello che fa infiammare i social.
“Ordinate da McDonald’s!”, è proprio questo il titolo del messaggio indirizzato agli inglesi, con l’evidente fine di catturare l’attenzione del pubblico.
” Non avremmo mai pensato di chiedervelo. Come non avremmo mai pensato di incoraggiarvi a ordinare da KFC, Subway, Domino’s Pizza, Pizza Hut, Five Guys, Greggs, Taco Bell, Papa John’s, Leon, o altri ristoranti indipendenti, troppo numerosi per essere elencati qui. In breve, da qualunque delle nostre sorelle della catena del food (fast o non fast)”.
L’intento è quindi quello di “fare rete” di supportare il settore della ristorazione attraverso l’asporto o la consegna a domicilio dato che non si potranno frequentare fisicamente i fast food (e i ristoranti) per un mese:
” le migliaia di lavoratori del settore hanno bisogno del vostro supporto“.
Così come era cominciato, l’appello termina con una divertente provocazione:
“Un Whopper (uno dei panini più amati di Burger King) è sempre la scelta migliore, ma anche ordinare un Big Mac non è così male”.
Tanti retweet ma anche critiche su twitter
La catena di fast food ha ovviamente ricevuto tutta l’attenzione che voleva e se il fine è quello di salavare i tanti lavoratori del settore ben venga. Tuttavia, accanto ai like, ai meme e alle battute spiritose degli utenti, non mancano le critiche.
C’è chi invita a pagare di più i lavoratori del settore del delivery e chi fa notare che le grandi catene del fast food riusciranno comunque a sopravvivere dagli effetti negativi del lockdown.
In realtà l’appello indicava anche il settore ‘no fast’ ma secondo molti utenti twitter doveva essere indirizzato principalmente ai ristoranti e alle piccole gastronomie locali che rischiano davvero la chiusura definitiva. E questo purtroppo non fa ridere.