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Genova, ponte Morandi: i nomi delle 39 vittime

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E' salito a 39 il bilancio delle vittime del crollo del ponte Morandi. Il Viminale ha reso nota la lista ufficiale dei defunti finora identificati

Una tragedia forse evitabile, ma contro cui oggi non c’è rimedio. I soccorritori, tra civili e squadre dei vigili del fuoco, proseguono inesorabili nei lavori di ricerca. Si continua a scavare nella speranza di trovare persone vive. Difficile sopravvivere per giorni sotto a tonnellate di macerie e lamiere. Schiacciati senza respiro, tra caldo e intemperie. Oggi si piange sui loro feretri, ma nessuno restituirà i sorrisi di chi non c’è più. Genova è stata trafitta nel cuore, divisa tra Ponente e Levante. Ma soprattutto, le famiglie delle vittime sono travolte da un dolore incolmabile. Disperate di fronte a una tragedia che non sarebbe dovuta accadere. Il bilancio delle persone così ingiustamente scomparse è salito a 39. Il Viminale ha reso nota la lista delle vittime travolte dal crollo del ponte Morandi e finora identificate. Il procuratore riferisce che potrebbero esserci ancora 10 o 20 persone tra i dispersi.

Ponte Morandi: 39 le vittime

Delle 39 vittime ritrovate sotto le macerie, cinque non sono state ancora identificate. I feriti sono 16, di cui 12 in codice rosso.

C’è il genovese Andrea Cerulli (48 anni) tra le vittime. Chissà quante volte aveva oltrepassato quel ponte, tra la fretta della routine lavorativa e il traffico delle ore di punta. Con lui, anche il concittadino Alessandro Campora, di 55 anni. Di Genova anche Elisa Bozzo, di 33 anni. Gli amici l’hanno disperatamente cercata, divulgando annunci su Facebook. Andrea Vittone 49 anni, di Venaria Reale (Torino) è un’altra delle vittime.

Tra i defunti, così tragicamente portati via da una vita ancora nel fiore dell’età, ci sono i fratelli Bellasio, Manuele e Camilla. Rispettivamente, 12 e 16 anni, di Pinerolo. Anche la quarantasettenne di Pinerolo, Claudia Possetti, è venuta a mancare a seguito del crollo. Marta Danisi, ventinovenne di Sant’Agata di Militello (Messina), è una delle giovanissime che oggi non c’è più. Roberto Robbiano, 47 anni, e il piccolo Samuele Robbiano, 8 anni, compaiono tra le vittime della strage. Con loro è venuta a mancare anche la mamma, Ersilia Piccinino, di 41 anni. Marta Danisi e Alberto Fanfani (42enne di Firenze) si sarebbero sposati l’anno prossimo.

Juan Carlos Pastenes, 64 anni, Nora Rivera e Juan Ruben Figueroa Carrasco di 68 anni (chef cileno da 30 anni a Genova) sono tra le vittime. Da Torre del Greco, Matteo Bertonati, 26 anni, Giovanni Battiloro (appena tre anni più grande), Gerardo Esposito, anche lui ventiseienne, e il ventinovenne Antonio Stanzione hanno trovato la morte a Genova.

Non ci sono più Mirko Vicini e Marian Rosca, 36 anni. Scomparso anche Bruno Casagrande, 57 anni, di Antoninina (Reggio Calabria). Con lui, Gennaro Sarnataro, 43 anni, di Volla, Napoli. Era un camionista che stava tornando dalla Francia. Bruno e Mirko erano due precari appena assunti: una vita troppo sfortunata la loro. Sono stati travolti dal pilone del ponte mentre lavoravano.

I giovani che non ci sono più

Giovani ragazzi hanno perso la vita nel cuore di un’estate che sarebbe dovuta essere all’insegna del divertimento e della spensieratezza, tra amici, mare e relax. Si tratta di Stella Maria Boccia, 24 anni nata a Napoli, residente ad Arezzo. Con lei, Carlos Jesus Eraso Trujillo (23 anni). Una coppia di fidanzati, al cui amore la famiglia ha dedicato dolci parole. “Il cuore è sotto le macerie”, hanno detto.

Deceduti anche Axelle Nèmati Alizèe Plaze (21 anni), Nathan Gusman (20 anni) e Melissa Artus, di soli 22 anni. Melissa e Nathan stavano per tuffarsi nelle acque cristalline della sardegna. Erano in partenza con un’amica. Poco più grande (28 anni) è Marius Djerri.

Il crollo del ponte ha fatto perdere la vita anche a Francesco Bello, 41 anni di Serra Riccò, Vincenzo Licata, 57 anni di Grotte (Agrigento) e Luigi Matti Altadonna, 34 anni. Marjus ed Edi sono i due giovani albanesi a lavoro estratti dalle macerie davanti ai familiari. I due stavano andando a lavorare insieme su un furgone Qubo della EuroPulizia quando il viadotto è precipitato nel vuoto.