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La storia della ginnastica ritmica

storia della ginnastica ritmica

Cosa sapete della ginnastica ritmica? Se siete a digiuno di informazioni, ecco un po' di storia per voi.

Tra gli sport più amati dalle bambine, la ginnastica ritmica ricopre un ruolo fondamentale. La bellezza dei movimenti e la grazia con cui le ginnaste imparano a muoversi fa sì che questo sport sia in costante crescita tra le più piccole. Il fatto che per praticarlo vengano utilizzate tutte le parti del corpo lo rende completo e adatto anche alla fase della crescita. La ginnastica ritmica richiede equilibrio, forza, grazia ed estrema coordinazione e il fatto che possa essere praticata anche in squadra stimola lo spirito di gruppo. Ecco perché il suo successo è in crescita. Proviamo, allora, a conoscere qualche dettaglio in più sulla storia della ginnastica ritmica.

La ginnastica ritmica

La ginnastica ritmica nasce dall’arricchimento degli esercizi a corpo libero della ginnastica artistica con aspetti, in più, tipicamente appartenenti al balletto classico. Il tratto più caratteristico di questa ginnastica sta nell’utilizzo di strumenti appositi. Tra questi, nastri, palle, cerchi e corde che sono i protagonisti degli esercizi. Così come il corpo libero della ginnastica artistica, gli esercizi di ritmica sono coreografati ed eseguiti su brani musicali. Così, l’aspetto ritmico e di coordinazione sono fondamentali ai fini della riuscita di un esercizio.

La storia della ginnastica ritmica

L’origine della ginnastica ritmica si inserisce nelle idee ottocentesche di espressione del movimento che includevano la danza come mezzo per auto-esprimersi e come forma di esercizio personale. La storia della ginnastica ritmica non può prescindere da Peter Henry Ling. Fu lui a partire dal concetto di movimento come espressione per sviluppare una “ginnastica estetica” caratterizzata dall’utilizzo del movimento del corpo per esprimere le proprie emozioni. È così che vengono gettate le basi per una ginnastica ritmica. Catherine Beecher ampliò le idee di Ling fondando nel 1837 un programma riservato alle donne che prese il nome di “grazia senza danza“. Questo programma insegnava alle donne come esercitarsi sulla musica. Partivano da semplici esercizi di armonizzazione e rinforzo corporale per arrivare a quelli più complicati ed impegnativi.

La scuola svedese

Nel tardo 1800 molte scuole di danza e ginnastica adottarono le idee di Ling e Beecher. Svilupparono, così, combinazioni di danza ed esercizi tesi a migliorare il tono e la grazia muscolare. Tutti questi stili alla fine vennero raggruppati nella Scuola Svedese di Ginnastica Ritmica che dà il via a una disciplina codificata e riconosciuta.

Le gare

Le gare di ginnastica ritmica sono abbastanza nuove, esistono, infatti, solo dal 1940 con la prima competizione in Unione Sovietica. Subito dopo il riconoscimento come sport da parte della Federazione Internazionale di Ginnastica nel 1961, l’Europa tenne il suo primo campionato mondiale di ginnastica ritmica per singoli. Le competizioni a squadre vennero introdotte solo nel 1967. Infine, le Olimpiadi non ospitarono gare di ginnastica ritmica sino al 1984, circa vent’anni dopo il primo campionato mondiale. L’apertura alle squadre venne concessa solo nel 1996.