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Un'infografica racconta la formazione post-laurea in Italia

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I dati Miur evidenziano che molti studenti si specializzano e accrescono le proprie competenze dopo il conseguimento della laurea.



La formazione post-laurea in Italia è uno dei vanti per il nostro paese ed è stata riassunta con un’infografica molto dettagliata. I dati Miur mettono innanzitutto in evidenza il fatto che la formazione non deve necessariamente fermarsi con il conseguimento della laurea, ma che dopo questa è possibile continuare a specializzarsi, per accrescere le proprie competenze e diventare di conseguenza più competitivi in ambito lavorativo.

Nel 2016, sempre stando ai dati del Miur, sono stati circa 23.000 i nuovi iscritti per i master di I livello, circa 15.000 quelli iscritti ad un master di II livello, circa 26.000 le persone che si sono iscritte da una scuola di specializzazione ed infine circa 22.000 gli iscritti ad un dottorato. Come riporta l’infografica presente sul blog di Unicusano.it, quasi il 90% degli iscritti ha dichiarato che ha scelto di puntare sulla formazione post-laurea in Italia al fine di ottenere delle competenze professionali meglio spendibili ed il 66% ha affermato di aver scelto questa strada anche per approfondire degli interessi culturali.

Sicuramente c’è un’influenza anche da parte della famiglia, infatti il 34% di coloro che si sono iscritti ad un corso di formazione dopo la laurea hanno almeno un genitore che ha conseguito una laurea. Bisogna dire però che il 66% non ha genitori laureati e comunque si sta impegnando per conseguire un ulteriore titolo di studio, a dimostrazione che il retroterra culturale non è l’unico fattore in gioco.

Se è vero che circa il novanta percento delle persone che si iscrivono ad un corso per la formazione post-laurea vogliono ottenere delle competenze lavorative, è anche vero che c’è una forte relazione tra master e lavoro. Si tratta dunque di una scelta saggia, perché effettivamente ottenere un master, un dottorato o iscriversi ad una scuola di specializzazione consente di trovare lavoro più facilmente e di ricoprire delle posizioni lavorative più prestigiose.

Vediamo i dati relativi alle principali aree lavorative, facendo riferimento ai dati che sono stati ottenuti dalle ricerche condotte da Il Sole 24 Ore. Nell’area umanistica, il 61,1% ottiene un lavoro dopo il master e circa il 45% ritiene che il master sia stato utile per la loro carriera e per le loro competenze. Nel 30% dei casi è stato proprio grazie al master che l’individuo ha potuto ottenere il suo impiego.

Spostandoci nell’area medica, il 44,7% delle persone hanno sfruttato il loro master per ottenere un impiego, mentre solo nel 12,5% dei casi aver conseguito un master non si è rivelato di alcuna utilità ai fini lavorativi. Nel 15% dei casi, gli studenti hanno scelto di continuare con il lavoro che hanno iniziato durante il master anche al termine della formazione post-laurea.

La formazione post-laurea in Italia è molto importante anche nell’area giuridica e nell’area tecnologica. Nel primo caso, il 57,9% ha sfruttato il master per ottenere un lavoro, mentre nel secondo caso la percentuale si è attestata al 58,8%.

Questi dati sulla relazione master e lavoro mettono in luce l’importanza della formazione post-laurea. Coloro che hanno intenzione di trovare più facilmente lavoro e di migliorare la loro posizione lavorativa dovrebbero pensare ad aumentare le competenze, optando per un master a completamento del percorso di studi. Unicusano.it mette a disposizione degli studenti numerosi master e corsi post-laurea, da scegliere in base alle proprie preferenze ed al settore in cui si desidera trovare lavoro.

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Infografica a cura dell’Università Niccolò Cusano