> > Briatore attacca Di Maio: "No al reddito, i ragazzi vogliono lavorare"

Briatore attacca Di Maio: "No al reddito, i ragazzi vogliono lavorare"

Briatore contro Di Maio

L'imprenditore a Capri: "L'Italia è un Paese comunista che vorrebbe tutti sfig**i, un Paese dove vince la gelosia per i ricchi".

“Abbiamo un ministro del Lavoro che come primo lavoro ha fatto il ministro“. È solo uno degli attacchi sferrati da Flavio Briatore a Luigi Di Maio e alla linea politica del Movimento Cinque Stelle, a cominciare dal reddito di cittadinanza. Il sussidio pentastellato “è una ca***ta“, ha continuato davanti agli imprenditori di Federalberghi riuniti a Capri, riporta Libero Quotidiano. “L’Italia è un Paese comunista che vorrebbe tutti sfig**i, un Paese dove vince la gelosia per i ricchi”.

“I ragazzi vogliono lavorare”

L’errore della classe dirigente italiana nel settore turistico, afferma Briatore, è non saper attirare e accogliere i clienti giusti per risollevare il Paese: “Se vuoi i turisti ricchi, devi dargli un’accoglienza adeguata. Ma se qui crei corsie preferenziali e qualcuno passa davanti, tutti si arrabbiano perché è un Paese che non ama i ricchi. Bisogna farla finita con il parlare di turismo da ricchi. Bisogna parlare di chi spende, perché un ricco che non spende è come un povero”. Un programma che si scontra con l’idea di fondo di una nazione “che vive solo di sussistenze, senza avere i soldi per pagarle. Voglio vedere chi lo prenderà davvero questo reddito. I ragazzi vogliono lavorare. Noi ne abbiamo presi tanti bravissimi dal Sud, ma quando proponiamo loro di tornarci a far qualcosa, dicono di no”.

“No all’aumento dell’Iva”

Per l’imprenditore ormai eternamente associato alla Costa Smeralda, invece, si prospettano nuovi e promettenti investimenti. “Tra una settimana noi e un altro gruppo apriremo due nuove spiagge a Monaco, per spingere gli yacht ad allungare i tempi di permanenza”, ha raccontato Briatore. “Da noi abbiamo perle come Capri e la Sardegna, dove l’ex governatore Soru ha fatto un ottimo lavoro, ma a favore della Corsica, perché ha fatto scappare via tutte le barche“. A differenza dell’Italia, “a Monaco ci sono i presupposti per fare bene business, essendo rispettati, pagando il giusto, avendo le infrastrutture”. L’imprenditore si è poi espresso a favore della flat tax, ma ha precisato: “Malissimo se si pensa di finanziarla alzando l’Iva, che deprimerebbe i consumi”.