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Sanremo 2020, la prima serata è un grande spot al film di Muccino

Sanremo 2020

Ospiti della prima serata di Sanremo 2020 gli attori dell'ultimo film di Gabriele Muccino, in passato accusato di violenza dall'ormai ex moglie

Alla vigilia del settantesimo Festival di Sanremo le polemiche animano l’opinione pubblica. Non tutte le scelte di Amadeus soddisfano i telespettatori, dai quali arrivano le critiche più pesanti: inesperienza, superficialità e sessismo. Sanremo 2020, come negli anni passati, si apre tra il malcontento della gente e le osservazioni stizzite dei critici. Eppure in molti vorrebbero solo godersi lo spettacolo, accantonando i malumori. In molti sognano un Festival senza polemiche, provocazioni né politica. Uno show pacifico e tradizionale, tradizionalista e rassicurante. I telespettatori hanno bisogno di gentilezza in mezzo alle ansie quotidiane. Hanno bisogno di leggerezza in mezzo ai problemi di tutti i giorni. Tuttavia, si dice che un Festival senza polemiche non è Sanremo. E così anche la nuova kermesse della canzone italiana è tappezzata di critiche.

Intanto è stata resa nota la scaletta degli ospiti, i quali sera dopo sera presenzieranno sul palco dell’Ariston. Tiziano Ferro e Fiorello accompagneranno Amadeus ogni giorno. Per la prima serata si attendono fan in delirio per la partecipazione della sensualissima Diletta Leotta, che già immaginiamo raggiante, con un look elegante e raffinato. Per martedì 4 febbraio, inoltre, il presentatore sarà affiancato dalla giornalista Rula Jebreal. Spazio anche per il cast de “Gli anni più belli”, ultimo film del regista Gabriele Muccino. E la polemica è già sulla cresta dell’onda.

Sanremo 2020, la prima serata è per Muccino

Torna sul palco dell’Ariston Pierfrancesco Favino. Non vestirà più i panni di co-conduttore: l’attore presenterà il nuovo film a cui ha preso parte. Con lui i compagni Claudio Santamaria, Kim Rossi Stuart ed Emma Marrone, che a Sanremo 2012 aveva trionfato con “Non è l’inferno”.

Sanremo 2020

A Sanremo 2020 si torna a dare spazio a Gabriele Muccino e al suo cast. Già nel 2018, infatti, Sanremo aveva aperto le porte al regista romano e agli attori del suo film “A casa tutti bene”. In quell’occasione all’Ariston c’erano Stefania Sandrelli, Sabrina Impacciatore, Stefano Accorsi, Valeria Solarino, Massimo Ghini, Carolina Crescentini, Claudia Gerini, Elena Cucci, Giulia Michelini, Gian Marco Tognazzi, Ivano Marescotti e Giampaolo Morelli. Con loro anche l’allora co-conduttore Pierfrancesco Favino.

Sanremo 2020

Non mancano le critiche a lui indirizzate, soprattutto da parte delle donne. Come Fausto Brizzi, il cui cast sarà ospite della serata finale del Festival, anche Gabriele Muccino è stato accusato di violenza dall’ex moglie.

Le critiche a Sanremo e a Muccino

Dall’invito di Rula Jebreal, la giornalista palestinese che si è fatta conoscere negli anni Novanta collaborando con Il Resto del Carlino, Il Giorno e La Nazione, poi arrivata a La7, alla partecipazione di Rita Pavone, spesso criticata per le sue posizioni politiche e definita “sovranista”. Fortissime le polemiche anche nei confronti di Junior Cally, altro big in gara a Sanremo 2020, le cui canzoni inciterebbero odio e violenza contro le donne. Non è passata inosservata neppure la gaffe di Amadeus durante la presentazione delle 10 donne che staranno al suo fianco nei cinque giorni di Festival.

“Ha la capacità di stare vicino a un grande uomo stando un passo indietro”: oltre a sottolinearne l’estrema bellezza e la grande eleganza, è con queste parole che il conduttore Rai ha parlato di Francesca Sofia Novello, fidanzata di Valentino Rossi. Certi che il 57enne si stesse riferendo al suo carattere rispettoso e poco esibizionista, in molti però non gliel’hanno fatta passare liscia. L’hashtag “Boycott Sanremo” in un attimo è esploso sul web.

Intanto si fanno strada altre polemiche, legate sia alla pubblicità più o meno voluta nei riguardi di Muccino e del suo ultimo film sia al passato tormentato che lo coinvolgerebbe. L’ex moglie Elena Majoni, infatti, aveva denunciato il regista e raccontato “gli anni violenti” al suo fianco. Ha intessuto trame romantiche e amorose, commoventi e riflessive: dall’”Ultimo bacio” a “La ricerca della felicità”. Eppure, dal racconto dell’ex violinista romagnola con cui era sposato, in casa era diverso. 4 anni di matrimonio, in mezzo anche la nascita di un figlio. La Majoni, denunciando Muccino, ha descritto i violenti schiaffi di cui era vittima. Uno, troppo forte, le ha persino rotto il timpano. Così lei non ha più potuto suonare.

E proprio non ci sta chi ha visto strapparsi per sempre i propri affetti per colpa della brutale efferatezza e dell’ignobile follia di mostri travestiti da uomini.

La denuncia dell’ex moglie di Muccino

“Prima di denunciare ho sopportato troppo”, aveva confidato l’ex moglie. Eppure Silvio, il fratello minore, difendeva Gabriele, evitando di infangare la famiglia. Sarebbe lui l’unico testimone, eppure in tribunale nega quanto raccontato dalla moglie e lei non viene creduta.

Sanremo 2020

Solo diverso tempo dopo, intervistato a “L’arena”, rivelò: “È un violento, picchiava l’ex moglie, ho testimoniato il falso in tribunale per lui”. “Ci sono stati ripetuti episodi di violenza domestica. Un’estate poi eravamo nella casa di campagna di Gabriele, lui era innervosito e andò in camera da Elena. Quando mi avvicinai alla porta la vidi uscire con una mano sull’orecchio e le lacrime agli occhi. Non sentiva più niente: uno schiaffo le aveva perforato un timpano e ha dovuto subire una timpano-plastica per riaverlo in parte”, aveva poi confermato. “Sono stato indotto a mentire e ho negato questo schiaffo davanti ai Pm. La mia famiglia ha fatto figurare che fosse un incidente avvenuto in piscina. E alla fine io ho reso falsa testimonianza. Era una mia responsabilità e scelsi la mia famiglia anziché la verità, non me lo sono mai perdonato, avevo 24 anni e feci crack”, confessò.

Dopo una lunga sofferenza l’ex violinista ha raccontato gli anni duri vissuti sulla sua pelle: “A seguito di quell’episodio la cui verità è stata volutamente occultata durante il processo di separazione, Gabriele Muccino ha cavalcato l’onda mediatica definendomi come arrampicatrice sociale con la sola finalità di ottenere soldi e pubblicità e sostenendo come io rivelassi menzogne. E affermava questo nonostante la certificazione medica che espressamente riconduceva la rottura a uno schiaffo di tale forza da rendere necessario un intervento chirurgico che a tutt’oggi mi ha lasciato un evidente cicatrice. È altrettanto evidente che il mio ex marito abbia avuto con me un atteggiamento talmente violento da arrecarmi un danno che ha pregiudicato non solo la mia carriera di violinista ma anche il mio quotidiano”.