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C'è Posta per Te: Alessio incontra il padre che lo abbandonò a 2 anni

C'è posta per te Alessio padre

Alessio non vede suo padre da quando lui l'ha abbandonato a due anni: si è quindi rivolto a C'è Posta per Te per sperare di rincontrarlo.

Dopo la storia di Ernesto e Licia che hanno deciso di riprovarci dopo il tradimento di lui, C’è Posta per Te ha mostrato la storia di Alessio e suo padre Gaetano. Abbandonato da lui quando aveva soltanto due anni, ha deciso di rivolgersi al programma per rincontrarlo e chiedergli come sia possibile che un genitore faccia un figlio e non lo cerchi per sedici anni.

C’è Posta per Te: Alessio e il padre

Alessio ha soltanto 18 anni e ha visto Gaetano per l’ultima volta quando ne aveva due perché lui non l’ha più cercato. E’ dunque cresciuto con la mamma e con i nonni, che gli hanno fatto credere per anni che il papà lavorasse all’estero per fare in modo che non soffrisse. Dopo però si è accorto della verità e ha fatto un video su YouTube sperando che suo padre lo potesse vedere e cercare, cosa che però non è mai accaduta. Quando ha compiuto 18 anni ha sperato che almeno in quell’occasione il telefono squillasse per i suoi auguri, che però ancora una volta non sono arrivati.

Il giovane si è dunque rivolto a Maria De Filippi per rivolvere delle domande all’uomo che non ha visto per 16 anni che si è scritto su un foglio per evitare di scordarsi tutto per l’emozione. Così ha esordito:”Ti chiamerà Gaetano. Chiamarti papà è troppo intimo visto che non ti conosco. Mi sono chiesto cos’ho fatto di male per meritarmi la tua assenza. Non concepisco un padre che abbandona un figlio, non ci sono giustificazione. Se mi dici che avresti voluto cercarmi ma non ne hai avuto il coraggio, io i dico che bastava scrivermi su Facebook. Devo farti una serie di domande: perché sei sparito?

Schietta e breve la risposta di Gaetano: “Per paura, ti dico solo questo. Non c’è stato un giorno in cui non abbia pensato a te. Ho sbagliato, non ho avuto il coraggio, ho avuto paura della reazione. Io sono tre giorni che non dormo perché non so che risposte darti.

Ti sei mai chiesto se avessi bisogno di te? Ho aspettato tanto che tu tornassi. Ti ricordi almeno quando sono nato?“, ha chiesto Alessio. In tutta sincerità il padre ha ammesso di ricordarsi che lui era nato a dicembre ma, essendo lo stesso mese del compleanno della madre, non gli ha fatto gli auguri perché non si ricordava il giorno esatto e non voleva confonderlo con l’altro.

Il figlio ha quindi continuato con le sue domande: “Sai cosa mi piace mangiare? Quali sono le mie materie preferite? I miei passatempi? Noi non ci conosciamo ma possiamo farlo da adulti: mi piacerebbe andare a pesca con te, chiederti consigli, guardare un film con te, o anche solo chiamarti per chiederti come stai. Non si smette mai di avere figli e di aver bisogno dei propri genitori. Non capisco come un padre possa abbandonare un figlio. Io un padre lo conosco: è Beppe, il compagno di mia mamma. Suo figlio vive a Trieste e lo va a trovare ogni quindici giorni. Apri la busta solo se vuoi starmi accanto per la vita e realizzare il sogno che ho da anni di incontrarti. Se non ti importa non la aprire, io smetterò di cercarti e vivrò senza rimpianti perché saprò che in fondo non avrò perso niente“.

Gaetano è apparso sempre più intento a voler ricominciare il rapporto col figlio, che ha interrotto solo per paura e mancanza di coraggio. Senza pensarci due volte ha quindi chiesto a Maria di aprire la busta e finalmente ha potuto riabbracciare Alessio.