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Antonio Ricci positivo al Covid: ricoverato all'ospedale di Albenga

antonio ricci

Antonio Ricci è risultato positivo al coronavirus. Il creatore di Striscia la notizia è stato ricoverato presso l'ospedale di Albenga.

Antonio Ricci è risultato positivo al coronavirus. Il creatore di Striscia la notizia è stato ricoverato in via precauzionale presso l’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga, città dove Ricci è nato il 26 giugno del 1950, anche se attualmente non sono chiare le sue condizioni di salute. La notizia della positività di Ricci aveva iniziato a circolare nel pomeriggio di sabato 17 ottobre, ma la conferma è arrivata nella mattinata di domenica da parte del quotidiano ligure Il Secolo XIX.

Antonio Ricci positivo al coronavirus

Il ricovero di Antonio Ricci e la sua positività al coronavirus sono stati successivamente confermati anche dalla famiglia dell’autore televisivo, la quale ha dichiarato che Ricci: “Ha piena fiducia nell’operato della equipe che lo ha in cura”. Il trasferimento presso l’ospedale di Albenga sembra essere inoltre stato deciso dallo stesso Ricci assieme ai medici della struttura.

Striscia continua ad andare in onda

Nel frattempo il programma televisivo continuerà ad andare in onda su Canale 5 regolarmente, con la conduzione affidata a Ficarra e Picone. A proposito delle puntate del suo tg satirico trasmesse durante il lockdown (uno dei pochi programmi a non essere interrotto dalla pandemia) Ricci aveva recentemente raccontato all’Ansa: “Noi siamo andati in onda fino a fine giugno, con una serie di espedienti. Registravamo due o tre volte a settimana, poi si facevano stacchi con lanci neutri, cercando di far sembrare tutto più naturale possibile. Ora cerchiamo di tornare alla normalità stando in studio tutti i giorni. Non ci sarà il pubblico e non sarà facile per una trasmissione anche comica, ma del resto all’inizio Striscia era senza pubblico, nemmeno questa è una novità”.

Sul sottotitolo del programma, la “voce dell’insofferenza”, Ricci aveva invece commentato: “Sì, lo scorso anno siamo sembrati profetici dedicando l’edizione alla Resilienza, con quello che poi è successo. Ma l’insofferenza, alla mascherina, al distanziamento, al tempo perso per seguire le nuove norme, è invece il senso stesso dell’oggi”.