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Maurizio Costanzo racconta gli ultimi giorni di Gigi Sabani: 'L'ho sempre difeso'

Ospite

Maurizio Costanzo ricorda Gigi Sabani a 10 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 4 settembre 2017, dopo lo scandalo Vallettopoli in cui era stato ingiustamente coinvolto.

L’intervista

Mano sulla spalla

Maurizio Costanzo parla al quotidiano Libero di Gigi Sabani a 10 anni dalla sua scomparsa, avvenuta il 4 settembre 2007 a causa di un infarto a soli 54 anni, dopo essere stato coinvolto in un caso Vallettopoli nell’ambito del quale, poi, è stato dichiarato innocente. Costanzo è stato uno dei pochi del mondo dello spettacolo che non l’hanno mai isolato e hanno continuato a difenderlo: “Non soltanto non l’ho mai mollato, ma l’ho sempre difeso, dedicando “più di una trasmissione a sostegno della sua innocenza”, ha detto in un’intervista. “Era chiaro fin dall’inizio – ha proseguito il giornalista e conduttore – che quella storia dei provini sexy, dei ricatti e della prostituzione”. Poi un commento che ricorda l’umanità di Sabani: “Non era da lui: era dolce, affettuoso, perbene”, un uomo che si è trovato coinvolto “in uno scandalo inutile. Ovvio che tutto sarebbe finito nel nulla da cui era venuto”.

Costanzo ha raccontato di quando per lui, in conseguenza dello scandalo, ovviamente i contatti di lavoro saltarono e Sabani si vide “isolato dalle produzioni ed evitato da molti colleghi”. Al contrario venne sempre invitato alle sue trasmissioni, come a Buona Domenica, in cui era quasi sempre ospite. “Nulla per me era cambiato … Gigi era il Principe degli imitatori”.

Principe degli Imitatori

L’inchiesta rapidamente archiviata contro Sabani

Accuse false

L’inchiesta nei confronti di Sabani, ordinata dal pm Alessandro Chionna, “fu archiviata prima di arrivare al processo”, si ricorda nell’articolo di Libero, ma “Gigi ne soffrì tantissimo e la cosa lo segnò irreversibile. La vittoria alla fine fu piena, ci fu il riconoscimento per quell’arresto ingiusto e anche i 13 giorni di cella che ne conseguirono”. Era stato come “morire a occhi aperti”, aveva scritto con molta amarezza il noto conduttore e imitatore messo ingiustamente alla gogna e criminalizzato: “Vedi quello che ti succede e non puoi farci niente. Anzi, una cosa la puoi fare: conti i buoni, pochissimi. La famiglia, poi Lino Banfi, Gianni Morandi, Arbore, Celentano, Cutugno – cantanti che lui aveva più volte imitato – e Maurizio, sì, Costanzo più degli altri” – aveva riconosciuto Gigi Sabani – Poi i cattivi, quasi tutti”.

Sabani venne poi risarcito con 24.000.000 di lire, ma ormai il danno morale – “irreparabile”, come ha sottolineato Costanzo – era fatto. Inoltre il giornalista e conduttore del Maurizio Costanzo Show e de L’Intervista ha spiegato che quel denaro era molto meno rispetto a ciò che Gigi avrebbe guadagnato con i contratti saltati per questa o quella trasmissione. Oltretutto, a determinare la sua fine, fu il fatto che il medico che era stato chiamato mentre Sabani era a casa della sorella, non si accorse che lui aveva in corso un infarto: gli prescrisse solo un antidolorifico e Sabani morì poche ore dopo. Senza nemmeno aver potuto conoscere il suo ultimogenito, Gabriele, nato nel 2008 dalla compagna, l’attrice e giornalista Raffaella Ponzo. Dal precedente matrimonio, con Rita Imperi, Sabani aveva avuto il figlio Simone.