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Milly, un giorno dopo l’altro: un cartone di fine Anni Ottanta

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Milly, un giorno dopo l’altro, è un cartone animato giapponese la cui prima edizione è andata in onda nella madrepatria dal 1987 al 1993 e in Italia dal 1989 durante i programmi Ciao Ciao e Bim Bum Bam. La protagonista è una bambina che ricorda Candy Candy, con i suoi codini ricci biondi, la s...

Milly, un giorno dopo l’altro, è un cartone animato giapponese la cui prima edizione è andata in onda nella madrepatria dal 1987 al 1993 e in Italia dal 1989 durante i programmi Ciao Ciao e Bim Bum Bam. La protagonista è una bambina che ricorda Candy Candy, con i suoi codini ricci biondi, la sua simpatia e spontaneità e per le avventure che si troverà ad affrontare; anche lei, infatti, si troverà a dover affrontare la sfida di dover “diventare una vera Signora” dell’alta società – i titoli del manga e dell’anime originali, contengono la parola “Lady”, ma a differenza di Candy, Milly ci tiene e ne fa il suo scopo nella vita –. La vicenda inizia quando Milly – chiamata Lynn nel cartone originale – ha 5 anni e con sua madre arriva in Inghilterra dal Giappone per conoscere suo padre, il visconte George Russell di Marble. Ma durante il tragitto, l’auto dove le due si trovano ha un grave incidente, in cui la mamma della bambina muore e la piccola perde conoscenza. Si risveglia in ospedale e il visconte non le rivela subito della morte della madre, per ovvi motivi. La prende con sé e, se Milly riesce subito a conquistare i cuori della servitù del visconte, dovrà vedersela con la figlia maggiore dell’uomo, Sarah. Quest’ultima non accetta subito la sorellina, perché ne invidia il rapporto con la madre, che lei non ha avuto, e perché teme che le porti via l’attenzione del padre e due aitanti vicini di casa, i fratelli conti Arthur ed Edward Brighton – curiosità: ricorderemo che i facoltosi fratelli con cui farà amicizia Candy, erano originariamente tre e “Brighton” era il nome della ricca famiglia adottiva della migliore amica di lei, Annie –. Tuttavia alla fine, Sarah, in fondo buona d’animo , si affezionerà a Milly.

Purtroppo, però, in seguito i Russell, anche a causa del rifiuto del visconte di sposare la baronessa Madeleine Wavebury, madre di due viziatissimi ragazzi, fanno bancarotta e perdono la casa. Sarah e Milly devono separarsi: la prima si trasferirà dal nonno, il Duca Richard, che non accetta Milly come membro della famiglia in quanto figlia di madre non nobile e giapponese, mentre la piccola vivrà con la prozia Isabel Montgomery, che al contrario del fratello duca, vuole veramente bene alla bambina. Passano gli anni e Milly è in collegio – come Candy –: ama molto ed è bravissima in equitazione, ma dato che non è di madre nobile, fatica ad entrare nell’esclusivo club di cui fanno parte Vivian Spencer, capitana della squadra, di grande talento ma anche molto arrogante, e Mary Wavebury, figlia dell’odiosa baronessa che il padre non aveva voluto sposare. Tuttavia alla fine, con “tanta buona volontà”, come dice la sigla cantata da Cristina D’Avena, Milly riuscirà nel suo intento di diventare una vera “lady” inglese, secondo il desiderio di sua madre.