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Occupied: la serie tv norvegese che ha indignato Putin

Occupied: la serie tv norvegese che ha indignato Putin

"Occupied" è la serie tv dello scrittore Nesbø che vede l'intervento militare di Mosca dopo il no al petrolio di Oslo. Una trama che Putin non ha gradito. "Occupied" è la serie tv più costosa della storia norvegese: 10 milioni di euro. A firmarla è lo scrittore Jo Nesbø, tra i principali espo...

“Occupied” è la serie tv dello scrittore Nesbø che vede l’intervento militare di Mosca dopo il no al petrolio di Oslo. Una trama che Putin non ha gradito.

Occupied” è la serie tv più costosa della storia norvegese: 10 milioni di euro. A firmarla è lo scrittore Jo Nesbø, tra i principali esponenti della narrativa nordica. Il plot ha sollevato non pochi polveroni, soprattutto a est, creando accese polemiche in Russia. La trama di “Occupied”, ormai un cult nella penisola scandinava, ruota attorno a un’ipotetica invasione russa contemporanea in seguito ad alcune scelte sulla gestione del petrolio da parte di Oslo. Un tema delicato che arriva proprio in una fase storica in cui le politiche aggressive di Vladimir Putin stanno riscuotendo ripercussioni nelle relazioni diplomatiche internazionali.

In Norvegia, il partito ecologista decide di passare a una produzione energetica più sostenibile, visti i mutamenti climatici in corso. E di rinunciare al petrolio, a favore di centrali nucleari al torio. Decisione che provoca l’intervento russo al fine di ripristinare l’attività di estrazione petrolifera. Ma il premier norvegese viene rapito da un commando inviato da Mosca e successivamente liberato, a patto che ripristini le vecchie politiche energetiche. Anche se l’occupazione militare russa non ha luogo, la sua ombra incombe come minaccia. E condiziona le decisioni dei centri di potere del Paese scandinavo.

La risposta di Mosca a questa storia non si è fatta attendere. Ed è giunta nonostante i produttori abbiano ribadito che si tratta comunque di una fiction. Ad alzare la voce è stato l’ambasciatore a Oslo Vyacheslav Pavlovsky, il quale ha fatto sapere di non aver per nulla gradito il ruolo di aggressore dato alla Russia. E’ solamente un racconto, certamente, ma contribuisce a rafforzare l’idea di un inesistente pericolo dall’Est. A ciò, hanno fatto seguito numerose recensioni negative uscite nella stessa Russia.

Al momento, di reale, ci sono soltanto i movimenti lungo il confine tra la Russia e la penisola scandinava. Movimenti che hanno comunque portato a un recente piano di cooperazione difensiva firmato tra i Paesi scandinavi; al ritorno della leva militare obbligatoria in Svezia, già a partire dal 2018; e al rafforzamento militare della Norvegia con l’invio di soldati americani.