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Recovery Fund, Salvini contro l'Ue: "È solo una banca d'affari"

Salvini contro l'Ue sul Recovery Fund

Il leader della Lega non risparmia un duro commento all'Europa mentre a Bruxelles procedono le trattative con l'Italia sul Recovery Fund.

Il leader della Lega, Matteo Salvini, si scaglia contro l’Ue, mentre in Consiglio Europeo continuano le trattative sul Recovery Fund: “Tradisce il sogno dei nostri padri, è solo una banca d’affari“, tuona. Il senatore. Infiamma gli animi, mentre trovare una soluzione ottimale da parte del governo italiano è sempre più arduo.

Recovery Fund: cosa è successo

Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva sperato bene sul fondo, indispensabile per il rilancio dell’Italia. Le speranze sono state, però, smorzate dal premier olandese, Mark Rutte, che ha dichiarato: “Per l’Italia solo prestiti, niente contributi a fondo perduto“, aggiungendo che “In futuro deve imparare a fare da sola“. La trattativa ha preso la forma di un compromesso, che riesca bilanciare le chiusure di Olanda e altri Paesi, e i traguardi di Italia, Francia e Germania, per esempio. Secondo il piano presentato dalla Commissione Ue, il fondo di aiuti corrisponderebbe a 750 miliardi di euro, di cui 500 miliardi di contributi a fondo perduto e 250 miliardi di prestiti, la maggior parte indirizzati all’Italia. La prospettiva, però, non ha convinto l’Olanda: per Rutte a Roma dovrebbero essere concessi solo prestiti.

Salvini contro l’Ue per il Recovery Fund

Il leader del Carroccio ha lanciato l’invettiva contro l’Europa. Non è la prima: eppure stavolta, Salvini si esprime mentre Palazzo Chigi è ancora in trattativa. Se il piano dell’Italia è ambizioso, l’Europa non dovrebbe comportarsi come “una banca d’affari“, è il commento del leghista. L’Italia da lui ritratta è un Paese che ci rimette a discapito di “Paesi ricchi“. Poi rincara la dose: “Abbiamo pagato più di 200 miliardi per avere indietro poco o niente, mentre altri corrono: la Gran Bretagna ad esempio (senza aspettare Bruxelles) ha dato da 10.000 a 25.000 sterline a fondo perduto ad ogni negozio, impresa, ristorante e albergo“. La menzione della Gran Bretagna, uscita dall’Europa, è un chiaro monito al Consiglio europeo e un messaggio politico.

Salvini vs Conte: “Negoziato in stallo”

Che il compromesso sia a rischio, ne è convinto il leader del Carroccio. In un comizio nella città salentina di Gallipoli, Salvini ha detto: “Stasera ai telegiornali vedrete che Conte è a Bruxelles, ma dall’Europa non arriverà mai una lira, dobbiamo contare solo sulla forza degli italiani e sui risparmi degli italiani“. Lo scorso 16 luglio, il premier Conte ha avuto un incontro con Emmanuel Macron, che ha definito “proficuo”. Palazzo Chigi cerca nuovi alleati per sostenere la trattativa: in questo modo, farà da scudo a quei Paesi – Olanda, Austria, Repubblica Ceca – che minano un traguardo così come pensato dal premier.

Intanto Conte ha ribadito che la linea dell’Olanda non è conforme a quella dell’Ue. Salvini, dal fronte interno, non sembra per nulla soddisfatto.