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Lombardia zona gialla, Fontana: "Non capisco perché da lunedì"

Attilio Fontana

La reazione di Attilio Fontana dopo che la Lombardia è tornata ufficialmente in zona gialla.

I dati dell’ultimo monitoraggio dell’Iss hanno portato l’Italia a tingersi principalmente di giallo. Sono solo cinque le regioni che resteranno arancioni: Umbria, Puglia, Sardegna, Sicilia e Alto Adige. Nessuna regione, invece, si è tinta di rosso. Le restrizioni associate ai nuovi colori entreranno in vigore a partire da lunedì 1 febbraio, invece che da domenica 31 gennaio.

Le parole di Attilio Fontana

La maggior parte delle regioni italiane, a partire da lunedì, entreranno in zona gialla. Inizialmente la data prevista per le nuove restrizioni era domenica 31 gennaio, ma la decisione finale è stata diversa. Tra queste regioni c’è anche la Lombardia, dopo gli errori che ci sono stati in queste settimane nel calcolo dei dati. “Buona giornata a tutti. Tornare lunedì in zona gialla è un risultato importante e soprattutto meritato. Anche se, francamente, continuo a non capire perché il provvedimento non sia stato reso operativo da domenica” sono le parole che ha scritto Attilio Fontana su Facebook, dopo l’annuncio del nuovo cambio di colori, che sperava fosse operativo a partire dal 31 gennaio.

Un risultato meritato dai lombardi che hanno sempre dimostrato senso civico nel rispetto delle regole e grande spirito di sacrificio. Dobbiamo proseguire su questa strada confermando che i dati della Lombardia erano da tempo e sono oggi quelli che ci consentono di essere ‘gialli’” ha scritto Fontana, sottolineando che finalmente i lombardi potranno godere della zona gialla, sempre ovviamente nel rispetto delle regole. “Ora il nostro impegno prosegue su due fronti: Il primo, che riguarda un po’ tutti, continuare il percorso sulla strada della massima responsabilità individuale. L’altro far fronte compatto con tutte le Regioni affinché il Governo centrale riveda i criteri troppo spesso astrusi e incomprensibili dei Dpcm (penalizzando fortemente singole categorie produttive) e provveda a ristorare concretamente e in tempi certi chi più degli altri ha subito i danno della pandemia – come ha fatto per quanto nelle proprie disponibilità la Regione Lombardia” ha concluso il governatore.